La loro figura leggendaria ricorda gli uomini del Far West americano. Ma si tratta di un paragone azzardato, perchè loro erano umili pastori italiani, straordinaria rappresentazione di un’epoca difficile, protagonisti di una vita di sacrifici e lavoro quotidiano. Simboli viventi dell’epopea Maremma, dove il cielo appartiene al mare e il mare alla macchia mediterranea, i butteri sono ancora oggi considerati i migliori domatori di cavalli bradi italiani. Possiedono doti di agilità, riflessi e forza fuori dall’ordinario, che mettono in mostra durante ladoma dei puledri, nella merca dei vitelli, nelle sfide e nei caroselli. Veri e propri riti che offrono uno spettacolo dal fascino primordiale nel tacito duello tra uomini e animali. Il lavoro dei pochi butteri rimasti nella terra dei cavalli è molto cambiato, ma è sempre al Buttero che spetta il compito di mantenere viva la memoria di una grande storia di lavoro e sacrificio, perché questo lembo di passato magico e prezioso non si perda nell’oblio del tempo, quando nelle terse giornate di tramontana la natura selvatica fa da sfondo alle mandrie.

Il Buttero era ed è il simbolo e l’anima della Maremma, terra di campagne sconfinate e mandrie di Buoi. Con l’avvento nei secoli del latifondo, la figura del Buttero divenne centrale nell’economia Maremmana e familiare in ogni borgo degno di questo nome.
In un territorio fatto di acquitrini e boscaglia ma anche di colline e di mare, il Buttero sfruttava, nel arco dell’anno, tutte queste caratteristiche per il bene proprio e delle bestie che accudiva.
Protetto dal suo “Pastrano” (mantello di ampie dimensioni) si riparava dalle piogge frequenti e scorrazzava per le verdi e strette strade della Maremma controllando gli spostamenti del bestiame.
Durante la seconda metà dell’ottocento, con la scomparsa progressiva dei latifondi toscani, la figura del buttero andò pian piano ridimensionandosi sino a diventare oggetto di tradizione folkloristica.
Curiosità storica importante, ricordando le gesta dei Butteri, è quella risalente al 1890. Quella data segnò la venuta in Italia del “Wild West Show”, il circo di ispirazione western di Buffalo Bill. I Cow Boys sfidarono i Butteri, guidati da Augusto Imperiali. La sfida circense, ad appannaggio dei Maremmani consacrò i “butteri” come i rappresentanti, nel mondo, di un’Italia selvaggia e genuina che le terre Maremmane rappresentavano degnamente.
Oggi i Butteri sono una serie di associazioni di individui dediti, con la giusta dose di folklore misto a spettacolo, a far rivivere le antiche tradizioni della Maremma. Le loro esibizioni, specialmente nel periodo estivo, si susseguono nelle principali cittadine della Maremma. La “Marca” del Bestiame, la cavalcata brada, i giochi di equilibrio a cavallo e le coreografiche galoppate danno vita, ancora oggi, ad uno spettacolo fatto di emozione e colore, abilità e tradizione, forza e simpatia.