Tra le Dolomiti del Cadore, nel cuore delle Alpi bellunesi, puoi ancora trovare un ambiente salutare, privo di inquinamento, dove la genuinità e la laboriosità dell’uomo è ancora capace di fare la differenza, regalando l’immagine meravigliosa di una Italia da Vivere tutta da scoprire. Mille metri di altitudine, tra le valli di Vigo e Domegge di Cadore, l’Azienda Agricola Centro Cadore ha scelto in questi anni i terreni migliori dove coltivare i prodotti da offrire a famiglie e ristoranti.
La tecnica al servizio della qualità, la ricerca e lo studio per provare a fermare il tempo, laddove progresso vuol dire anche rispetto del cliente e della sua salute.
Niente concimazione chimiche, grazie anche a un clima alpino unico al mondo, un clima che consente u n solo raccolto all’anno.
Per evitare la crescita di erbe infestanti, mentre il tempo scorre, in attesa dell’unico raccolto, si usano teli biodegradabili, stesi con un apposito macchinario che fresa la terra, interra i sassi e stende il telo stesso. La famosa pacciamatura.
Pochi sanno che tra le montagne, qui, crescono gli ortaggi migliori: che arrivano in giornata stessa sulla tavola del consumatore.
Ortaggi di tutti i tipo, dalla bieta, ai cavolfiori, dal mais al radicchio: tutto rigorosamente targato Cadore.
La raccolta ovviamente, essendo una volta all’anno, dura un mese, dal 15 settembre al 15 ottobre, fa eccezione solo il radicchio tardivo che viene prelevato a ottobre.
Non solo ortaggi ma anche farine preparate in casa: il mais coltivato in Cadore ha un colore rosso-arancio e dalla sua farina si ottiene una polenta di colore giallo intenso con punti scuri, morbida e dal sapore caratteristico.
La farina dell’Azienda Agricola Centro Cadore viene anche chiamata “L’Oro di Tambar” per ricordare l’agricoltore ottantenne che ne ha conservato il seme con cura e dedizione per generazioni, a Laggio di Cadore in località Tambar, a 1000 m. di altitudine. Una farina che conserva tutte le caratteristiche e i sapori di una volta.

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