Carlo Cracco: da allievo di Marchesi a stella assoluta del panorama culinario mondiale

È il più famoso tra i grandi chef usciti dalle feconda covata di Gualtiero Marchesi. Carlo Cracco, vicentino classe 1965, deve la propria notorietà presso il vasto pubblico al fatto di essere diventato anche un personaggio tv, di quelli ambiti da cacciatori (e soprattutto cacciatrici, visto il crescente fascino acquistato con l’età) di selfie. Ma i buongustai non sono attirati da Masterchef, quanto dalla sua cucina, forse la più creativa tra quelle celebrate a Milano.

È un Marchesi boy, si diceva. Dopo l’istituto alberghiero Carlo Cracco entra nella brigata del Maestro, nel mitico indirizzo di via Bonvesin della Riva a Milano: è il 1986. Veneto di quelli che sgobbano tutto il giorno – chiedere al suo sous chef storico Matteo Baronetto, «era difficilissimo tenere i suoi ritmi» – si fa largo ben presto, acquisendo solide basi francesi in stage formativi da Ducasse a Montecarlo e Senderens a Parigi.

A quel punto è pronto per un salto: Annie Féolde dimostra il solito fiuto quando nel 1991 lo chiama a Firenze, all’Enoteca Pinchiorri, dove due anni più tardi s’illuminano le tre stelle, la prima volta in via Ghibellina 87. Cracco però lascia subito dopo, ritorna per un biennio sotto l’ala di Marchesi, questa volta all’Albereta, per poi spiccare il volo solitario verso il suo primo indirizzo di proprietà, Le Clivie di Piobesi d’Alba (Cuneo), 1 stella l’anno successivo.

La consacrazione definitiva è però a Milano, dove si fa rivedere nel 2001: dà il suo nome al ristorante Cracco-Peck, in sodalizio con la più celebre insegna della gastronomia meneghina, le due stelle arrivano presto e non si spengono più. Nel luglio 2007 rileva la gestione del ristorante per intero, che da quel momento si chiamerà semplicemente Cracco. Qui idea piatti divenuti dei classici dell’alta cucina, dall’Insalata russa caramellata in su. Dal 2013 gestisce la linea di Carlo e Camilla in Segheria a Milano, mentre a fine ottobre 2016 apre a Mosca il suo Ovo.

Da via Hugo, il ristorante trova nuova sede in Galleria Vittorio Emanuele, in un prestigioso ed elegante locale disposto su 5 piani, inaugurato il 21 febbraio 2018.

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