Un piccolo corso d’acqua, che nasce a Diolaguardia, nel cuore della Romagna, e attraversa il centro storico della bella Cesena, per poco meno di otto chilometri, entrando però ogni giorno, ogni istante, nella vita dei suoi cittadini, diventandone in un certo senso testimone, custode. Tanti sono stati i pittori italiani a cavallo tra l’800 e la prima metà del ‘900 a trarre ispirazione dal paesaggio cesenate. Tra tutti Fortunato Teodorani (1888-1960), un artista eclettico, che per oltre 30 anni ha dedicato la sua produzione a raffigurare il viaggio di questo torrente, il percorso di questo piccolo corso d’acqua, con le sue straordinarie variabilità stagionali. Teodorani dai critici è per lo più conosciuto come decoratore di chiese ed edifici pubblici, ma in realtà è stato anche un grande paesaggista.
Una tecnica simile a quella impiegata dagli impressionisti quando dipingono all’esterno per fissare rapidamente suggestioni ed aspetti cromatici fugaci del paesaggio.
Ma anche altri artisti cesenati si sono ispirati al loro paesaggio, ai luoghi natii, a questo piccolo corso d’acqua che attraversa i borghi, il cuore, la vita delle persone. Nella Pinacoteca comunale di Cesena troviamo infatti il quadro “Un Tratto della Cesuola”, di un altro artista dell’epoca, Severi Giordano (1891-1957). Suo è anche “Lavori di copertura del Cesuola”. Entrambi sono olio su tela.
Questi dipinti nascono dalla grande capacità di Severi di osservare e di riprodurre il vero sia nelle sue forme che nei suoi colori. Dal 1932 a Cesena vengono intrapresi i lavori di copertura del torrente Cesuola, di cui queste opere, databili al 1935-36, sono una testimonianza. L’autore utilizza una tecnica caratterizzata da pennellate veloci e poco precise e riproduce l’aspetto naturale delle due scene e il dinamismo degli operai colti nell’atto del lavoro. I veri protagonisti delle due opere rimangono però sempre i colori caldi delle pareti delle case e le sfumature azzurre del cielo; in particolare in Un tratto del Cesuola, i colori sono accesi dal perfetto gioco di luci ed ombre grazie alla luce naturale che proviene dall’alto a destra e separa il dipinto in due parti.