L’Italia è un patrimonio naturalistico senza eguali. A livello europeo, è infatti uno dei paesi più ricchi di biodiversità in assoluto, sia a livello floristico che faunistico. Le cause di questa simile ricchezza sono molteplici, ma generalmente riconducibili all’estrema complessità sia climatica che ambientale del territorio, nonché alla sua particolare storia geologica che la vide in gran parte esclusa dalle glaciazioni del Pleistocene che coinvolsero l’Europa. La penisola italiana, dalla sua forma inconfondibile, si presenta infatti con molteplici aree climatiche ben distinte e fortemente diverse fra loro. Viaggiando da nord a sud, possiamo trovare i climi nivali dell’arco alpino, i climi temperato freschi ed umidi dei grandi territori pianeggianti del centro-nord ed i climi tipicamente mediterranei delle coste centromeridionali e delle isole, che in alcune aree dell’estremo sud insulare, diventano quasi predesertici. Al contempo, il territorio italiano si presenta a livello ambientale estremamente diversificato ed eterogeneo. Si tratta di un territorio scarsamente pianeggiante ma con forte sviluppo verticale da nord a sud, in cui gli ambienti naturali si sviluppano per lo più lungo grandi e complesse catene montuose (come quelle alpine ed appenniniche) ed in generale su vasti sistemi collinari. Una simile geografia complessa e disomogenea, con ambienti adiacenti ma isolati sia climaticamente che fisicamente, favorisce la proliferazione di microambienti e nicchie ecologiche molto diverse che nel tempo hanno permesso all’Italia di raggiungere livelli generali di biodiversità e di endemismi estremamente elevati. Non deve sorprendere, quindi, come l’araneofauna italiana sia la più ricca a livello europeo, con le sue 53 famiglie rappresentate da 434 generi e circa 1670 specie. All’interno di questo grande numero, possiamo trovare specie tipiche delle aree centro-settentrionali europee, specie tipiche del bacino mediterraneo e del Nordafrica, ed infine una importante componente di specie endemiche sia insulare che legata a particolari ambienti peninsulari (come gli isolati ecosistemi alpini o i complessi ed estesi ambienti cavernicoli). Il seguente quadro prospettico può dare un’idea dell’ampia varietà di ragni che possono essere incontrati in Italia oltre ad evidenziare i loro rapporti di parentela.