Ci sono valori umani che vanno ben oltre il luccichio delle medaglie. Ci sono sentimenti, atteggiamenti nei confronti della vita che sono capaci di scrivere la storia ben oltre un successo sportivo e un record di tempo. Il successo nel salto in alto dell’italiano Gianmarco Tamberi, condiviso a metà con l’atleta Mutaz Essa Barshim, ha il sapore di uno sport che racconta l’azzeramento delle rivalità, l’aggregazione sociale.
E ci onora che un italiano, un nostro connazionale, si sia fatto portavoce di questi sentimenti e che li porti in alto, come il più ben vessillo da esibire, in una manifestazione come le Olimpiadi che rappresentano e devono rappresentare il simbolo di tutto ciò che lo sport ha di sano: sacrifici, voglia di lottare, anche profondo rispetto dell’avversario oltre che disciplina, impegno.

Due amici d’oro. L’italiano Gianmarco Tamberi e il qatariota Mutaz Essa Barshim hanno conquistato entrambi il primo posto nel salto in alto alle Olimpiadi di Tokyo 2020 e durante la premiazione si sono lasciati andare a un gesto di grande sportività: ognuno ha consegnato all’altro la medaglia d’oro e insieme si sono abbracciati per festeggiare una vittoria condivisa e a lungo sognata. Il loro gesto ha fatto il giro mondo ed è stato celebrato sui social da milioni di spettatori.
Le loro lacrime, i loro abbracci, rimarranno per sempre indelebili nelle nostre menti di sportivi, come valori assoluti da raccontare al mondo e alle nuove generazioni.
E’ questa l’italianità più bella di cui siamo fieri!