Api e alveari hanno già riscontrato grande successo a Expo 2015, grazie soprattutto al padiglione inglese.
La loro salvaguardia è sempre più cruciale per il nostro Pianeta e lo sanno bene i tre giovani ricercatori italiani che hanno sviluppato il progetto Hive-Tech, in grado sia di monitorare e aiutare le api, permettendo di trovare nuove cure, che di rilevare l’inquinamento ambientale.
Ciò è possibile grazie a un dispositivo elettronico, dotato di sensori all’avanguardia, che controlla gli alveari e tutte le attività connesse. La Fondazione Barilla Center for Food & Nutrition li ha selezionati e il loro impegno continua con una start up e una campagna di crowdfunding, grazie anche al sostegno dell’incubatore ComoNext.
Questi piccoli insetti sono l’anello fondamentale dell’intera catena alimentare. Grazie al loro instancabile lavoro di impollinazione, le api sono responsabili di circa l’80% del cibo che mangiamo tutti i giorni.
Ogni ape protetta, ogni fiore impollinato, ogni apicoltore sostenuto con 3Bee raccontano una storia emozionante fatta di natura, lavoro, sacrificio, tecnologia e amore per il pianeta.
San Valentino si sta avvicinando e non esiste migliore occasione per poter donare un po’ di amore anche al pianeta. La start-up 3Bee ha proposto, quindi, il progetto sostenibile “Adotta un alveare” che consente di adottare un alveare 4.0 a distanza. La start-up, fondata nel 2017 da Niccolò Calandri e Riccardo Balzaretti, ha l’obiettivo di migliorare la qualità di vita delle api attraverso l’ausilio della tecnologia.
Gli apicoltori, infatti, saranno in grado di prendersi cura degli animali tramite una tecnologia che permette di monitorarle a distanza. Ogni adozione a distanza permette di proteggere da 1000 a 10mila api, ovvero fino a 5 kg di miele. Ogni giorno, per un anno, tramite l’app 3Bee si avrà la possibilità seguire direttamente il proprio alveare e osservare le api mentre producono miele.