Ad Ancona i moscioli (cozze) sono mitili non di allevamento che si riproducono spontaneamente sui tratti di scogliera nella zona di Portonovo di Ancona, più precisamente nel tratto di costa che va da pietralacroce fino alla spiaggia dei Sassi Neri di Sirolo. E’ il corrispondente selvatico delle cozze da allevamento, popolano la parte sommersa delle rocce tipiche di questa parte della costa ed hanno un sapore di mare intenso e spiccato ed una consistenza più soda rispetto alle cozze da allevamento.
La presenza del mosciolo in questa zona è testimoniata già dai primi del novecento. La pesca del mosciolo si è evoluta nel tempo: inizialmente lo si pescava con una specie di forcone che strappava il mosciolo dallo scoglio; si è poi passati ad uno strumento simile ad una pertica con in fondo dei ganci metallici che però portava via dagli scogli sia i moscioli più grandi che quelli più piccoli che invece paradossalmente sono riusciti sopravvivendo a creare altre colonie su altri scogli. Lo scoglio più importante e sicuramente più famoso è quello del Trave: 5 metri di larghezza ed 1 km di lunghezza (tra la parte emersa e quella sommersa), vsibile da sopra Portonovo con l’adiacente spiaggia di Mezzavalle.
Fu grazie al sorgere di piccole trattorie lungo la riva di queste spiagge negli anni ’50 che il mosciolo fu sempre più conosciuto ed apprezzato. Oggi la pesca del mosciolo è regolamentata in maniera chiara per mantenere inalterato l’equilibrio tra quantitativo pescato e capacità di riproduzione. La commercializzazione del mosciolo si limita sopratutto ad Ancona, Sirolo e Numana ed in poche città delle Marche prevalentemente tramite il Mercato del pesce o direttamente ai ristoranti: il mosciolo è uno dei prodotti tipici offerti dai ristoranti della Riviera del Conero.