I teatri di Siracusa: in Sicilia da sempre si respira cultura

A Siracusa ci sono due teatri popolari e famosi: il Teatro Greco e il Teatro Comunale, che hanno due diverse disposizioni architettoniche proprio perché rispecchiano due modi diversi di considerare e vivere il teatro.
Il Teatro Greco di Siracusa è interamente scavato nella roccia calcarea. È una delle più importanti e prestigiose testimonianze archeologiche della tradizione greca in Sicilia; attualmente continua ad essere utilizzato, a causa delle rappresentazioni degli antichi drammi greci classici, vissuti anche in passato come forma di denuncia e conversazione sociale.
Il Teatro Comunale di Siracusa è il classico esempio e simbolo di ricchezza e prestigio, rappresentando perfettamente l'idea del teatro-monumento ottocentesco. Fu edificato nel 1872 dall'ingegner Breda, in sostituzione dell'area della Chiesa e del Monastero dell'Annunziata.
L'ultima opera eseguita è del 1958, era “Cavalleria Rusticana”. Appena quattro anni dopo il Teatro chiuse definitivamente.
Oggi finalmente riapre dopo 50 anni di lavori di ristrutturazione, e torna ad essere un punto di riferimento distintivo per Siracusa: non mancate.

La struttura del teatro presenta una vasta gamma di stili dal neorinascimentale al neoclassico. Il prospetto principale si affaccia su via del Teatro con una struttura neorinascimentale che si protende in avanti per consentire il passaggio delle carrozze. Il Foyer è al livello superiore e presenta ampie bifore quadrangolari; qui venivano intrattenuti gli spettatori prima e dopo lo spettacolo e durante l'intervallo. Internamente l'edificio presenta gli interni classici di un teatro all'italiana: una sala a ferro di cavallo con al centro posti a sedere per il pubblico, circondata da tre livelli di palchi, una buca dell'orchestra e un palcoscenico più profondo e più ampio che mai. Il teatro era originariamente progettato per ospitare 1022 spettatori, ma oggi può ospitare 476 posti suddivisi tra palchi, galleria e circa 200 spettatori tra il pubblico.