Lo sapevate che il riso italiano non è solo un’eccellenza del Veneto e del Piemonte? E allora vi raccontiamo una storia meravigliosa, con protagonista una regione straordinaria, dalle potenzialità infinite e con molte risorse ancora tutte da valorizzare. In Sicilia si coltiva uno dei migliori risi al mondo. Incredibile ma vero. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare nel territorio della Trinacria esistono le condizioni ideali per esplicare al meglio le potenzialità produttive del riso: terreni pesanti e ben livellati, soprattutto con elevate disponibilità idriche. La Sicilia oggi, grazie all’assenza di fenomeni di stanchezza del terreno, rappresenta una delle pochissime regioni dove la pianta del riso può crescere e può essere coltivata in un regime di agricoltura biologica. Nasce così, negli ultimi anni, da un processo non intensivo, nel pieno rispetto del prodotto, nel pieno rispetto delle caratteristiche della terra, il primo vero riso tutto siciliano. Compreso il più pregiato come qualità, il Carnaroli, oggi coltivato in particolare nel territorio agrigentino. Carnaroli, chicco grande, ricco di amido, grande tenuta in cottura, il riso numero uno per i risotti. E finalmente nessuno potrà più dire che il risotto è solo un piatto del Nord Italia: prendete il mare di Sicilia, prendete i suoi agrumi meravigliosi, partite dal riso locale. Ecco a voi un risotto d’autore decisamente made in Sud. Riso siciliano uguale nuovi percorsi nella ristorazione: ci stanno pensando in tal senso il genio di Pino Cuttaia e Ciccio Sultano, chef stellati, a valorizzare questo prodotto. Nelle loro mani il riso siciliano prende forma in antipasti, fritture, primi piatti, dolci meravigliosi. La storia però, scavando nel passato e ascoltando il parere di diversi studiosi, ci ha già consegnato in loco esempi di coltivazione di cereali, dimostrando come siamo di fronte a uno straordinario quanto inatteso recupero del passato. Partendo dalla dominazione araba, apprendiamo di esempi di coltivazione di riso già ai loro tempi nella bellissima Sicilia. E in fondo tutto torna, tutto ha un senso, dal momento che se ci pensiamo bene la Sicilia è la patria dell’arancino o arancina, a seconda della provincia dove viene realizzato. E’ straordinario quindi questo ritorno al passato, questo riaffacciarsi alle origini, questo riscoprire la propria identità all’insegna dell’Italia da vivere.