Al piano terra dell’hotel J.K. Palace, il J.K. Café è il regno dell’Executive Chef Michele Ferrara che conquista gli ospiti italiani e internazionali con una cucina eclettica a base di ingredienti freschi e stagionali, dove alla tradizione italiana, con piatti che strizzano l’occhio alle sue origini sarde, si mescolano grandi evergreen della cucina internazionale come Club Sandwich e l’amatissimo JKBurger: manzo, bacon croccante, cheddar, lattuga, pomodoro e salsa BBQ per un classico il cui sapore rimanda a suggestioni d’Oltreoceano, a quei burger di JG Melon sulla Third Avenue.
Gli ambienti di ristorante e bar sono stati disegnati, come il resto della struttura, dall’architetto fiorentino Michele Bonan.
Al bar una lastra di onice retroilluminato introduce un elemento neobarocco, citazione squisitamente Anni Cinquanta, tipica delle avanguardie artistiche italiane di quel periodo. Un’eleganza metropolitana che gioca sulla sofisticata bicromia verde smeraldo-Hague Bleu con rifrazioni di specchi e modanature candide a caratterizzare un locale dove la Roma dei palazzi patrizi e dei mitici atelier di moda si palesa nel moiré giallo topazio.
J.K. Cafè l’arte di emozionare nel valore dell’unicità. Un concept evocativo reso al massimo livello dal servizio attento e professionale, dall’ospitalità calda e cordiale, dal carattere informale di un luogo easy e chic.
Una festa per i sensi, tutti coinvolti nella gioia di scoprire la vividezza dei colori e il gioco di fragranze e consistenze che l’abilità dello chef rende piatti easy, tastly, orgininal. Un luogo da vivere ogni giorno dal Sunday Bruch alla cena, ogni momento è quello giusto per scoprire le texture del gusto in un ambiente rilassante, elegante e style inspiration.
Una filosofia pura che al J.K. Cafè ci regala un viaggio gastronomico nell’autenticità dei sapori. Prodotti del territorio, stagionalità e materia prima eccellente divengono interpretazioni evolutive della tradizione e impressioni moderne del gusto contemporaneo grazie all’abilità tecnica e all’estro dello chef.