La ceramica umbra: la calma e la quiete di una Regione straordinaria nei lavori dei maestri artigiani

In Italia la ceramica ha storia antichissima, ricchissima e diffusa in tutte le regioni, che ancora oggi – per fortuna! – resiste grazie a una esuberante produzione artigianale, racchiusa in musei, esibita in botteghe o in piccole e grandi opere a cielo aperto. Partiamo ora per un viaggio al centro-sud per scoprire 5 città, passando dal verde delle colline coi vigneti dell’Umbria al giallo accesso del sole e dei limoni del Mediterraneo. Cinque località molto diverse tra loro, alcune più appartate, altre meno, ma tutte accomunate da una pura, autentica e intramontabile vocazione: la ceramica. Partiamo dall’Umbria I paesaggi dell’Umbria trasmettono calma, quiete e promettono silenzio a chi li attraversa. Poi di colpo tra le verdi e dolci colline appare inaspettatamente il profilo di un borgo, un paesino, una città. Come Orvieto, che da qualsiasi parte la si raggiunga, sembra ergersi come un monolite possente di tufo circondato da coltivazioni di vigneti, ulivi e file di cipressi. Su questa rupe rossastra tufacea, che sembra sgretolarsi sotto il peso del magnifico Duomo gotico, si lavora la ceramica dal tempo degli Etruschi. La produzione di maioliche d’ispirazione medievale e rinascimentale è ancora fiorente, tra le più importanti d’Italia. Orvieto è una tappa obbligata in un viaggio in Umbria e i motivi per fermarsi sono molti: dal vertiginoso Pozzo di San Patrizio, con 54 metri di profondità e 72 finestroni posti all’interno della cavità, al panorama a 360° su tutta la vallata dalla Torre del Moro, o dalle Mura della Fortezza di Albornoz. Niente vi potrà preparare a quella che sarà l’estasi visiva del Duomo, detto anche “il giglio d’oro delle cattedrali”, con il corpo di marmo black-and-white impreziosito da una facciata che alterna affreschi arcobaleno, mosaici, bassorilievi realizzati dai più abili artigiani dell’epoca. Ma di Orvieto godetevi anche le passeggiate nei vicoli del centro, gli angoli più nascosti da fotografare, le viuzze strette piene di bar e di botteghe di artigiani che perpetuano la tradizione della ceramica arcaica o inventano nuove forme con materiali antichi, come il bucchero, una ceramica nera realizzata al tornio nel V secolo a.C. dagli Etruschi. Una cosa è certa: vi innamorerete di questa città e delle punte di colore che risaltano sulle case antiche in pietra, che siano ceramiche preziose o semplici cestini di lavanda.

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