Si contende il primato di cipolla più buona della Regione Campania con la celebre Ramata di Montoro. Ma non esiste rivalità tra quest'ultima e quella di Vatolla, essendo entrambe distinte, ma anche profondamente diverse per caratteristiche e usi in cucina. Anche se gli chef locali amano usarle tutte e due per la famosa Genovese, il ragù bianco della grande tradizione campana, Vatolla ha la sua storia che merita di essere conosciuto e apprezzata. Il nome deriva da Vatolla, frazione del comune di Perdifumo (SA). Il territorio di produzione coincide con quello di Perdifumo e dei comuni viciniori. Descrizione del prodotto: Forma: a trottola o affusolata Colore: tuniche esterne paglierino/rosa; colore interno del bulbo tagliato: biancastro con sfumature rosate. Pezzatura: grossa (400-500 gr fino a 1000 gr e oltre) Caratteristiche organolettiche: molto dolce, scarsissima pungenza, profumo delicato e poco penetrante. La particolare dolcezza di questa cipolla la rende "unica".
E' estremamente apprezzata per l'elevata digeribilità e l'assenza di lacrimazione nel prepararla. Descrizione delle metodiche di lavorazione, condizionamento, stagionatura: metodiche di lavorazione tipiche dell'orticoltura intensiva, la commercializzazione avviene a mazzi. Vegeta nei terreni friabili con buona esposizione al sole. Si pianta in autunno/inverno ed è pronta ad aprile-maggio. Prodotto consumato fresco, ha un breve periodo di conservazione (2-3 mesi) a causa della bassa pungenza. Particolarmente indicata nella preparazione di insalate e di frittate; tipicamente viene utilizzata per la preparazione della zuppa, particolarmente digeribile e delicata nel sapore e nel profumo.
E' una varietà intensamente utilizzata, un tutt'oggi, nell'orticoltura familiare dell'area, generalmente per autoconsumo. Viene prodotto da pochi piccoli agricoltori, senza particolari accorgimenti, secondo indicazioni tramandate dal passato, adottando, comunque, sesti di raccolto più ampi rispetto alle altre cipolle normalmente coltivate. Le maggiori distanze adottate sono dettate dalla tendenza dei bulbi a raggiungere grandi dimensioni.