La frittura di mare è un momento immancabile dei nostri percorsi gastronomici. Come non mai, poi, durante il periodo natalizio, in particolare al Centro Sud, dove si celebra in pompa magna la sera della Vigilia, il pesce più buono emerge con la sua bontà in un piatto unico a cui nessuno dei nostri commensali, come da tradizione, vorrebbe rinunciare.
Prima di tutto conviene partire dalla scelta intelligente della materia prima. Affidarsi al mare italiano, al pescato fresco, anche povero, può rivelarsi davvero una scelta vincente.
Non scegliere il congelato, spesso proveniente da mari stranieri, è già un primo passo. E molte volte i prodotti nostrani possono addirittura avere un prezzo più conveniente.
Calamari indo-pacifico o Marocco? Ma perché mai, scegliamo il mare di casa nostra conviene. Totanetti, calamaretti spillo, la classica fragaglia da rete, ovvero pascetti piccoli straordinari al sapore, dove si eliminano le interiora e si friggono interi.
E poi le nostre alicette, le nostre sarde, senza dimenticare i gamberetti rosa e le pannocchie.
Non si possono dimenticare poi i cefali e le triglie. Faranno innamorare il vostro palato.
Un consiglio importante poi: unite qualche pezzetto di baccalà alla frittura e aggiungete pure delle verdure pastella per creare una bella variazione di sapore. Non ve ne pentirete.
L’olio? Non alzate eccessivamente la temperatura, sarà anche una frittura sana oltre buona!