Siete superstiziosi? Anche chi non vuole ammetterlo qualche volta si è lasciato tentare dalla voglia di possedere un portafortuna, in fondo noi italiani siamo un popolo di superstiziosi!
Amuleti e talismani sono da sempre protagonisti di leggende popolari di casa nostra legate alla fortuna, alimentate da credenze e luoghi comuni fino ad arrivare ai nostri giorni.
Quadrifogli, coccinelle, gufi, si sono decisamente affermati come simboli di buon auspicio, ma l’oggetto scaramantico per eccellenza nella tradizione italiana è senza ombra di dubbio il corno.
La fama di portafortuna attribuita da secoli al corno è dovuta alla sua forma fallica, sinonimo di virilità e forza fisica, e al suo colore rosso come il sangue e il fuoco, simboli di forza.
La convinzione che il cornetto rosso porti fortuna risale all’epoca preistorica, quando l’uomo primitivo associava la potenza fisica degli animali alla grandezza delle loro corna. Per secoli, audaci condottieri si fecero raffigurare con questi ornamenti sul capo, in quanto le corna erano considerate sia emblema del potere che di appartenenza e discendenza divina.

Fu così che i popoli del nostro Sud, affascinati da questi guerrieri forti e divini, iniziarono a fabbricare con materiali come legno e terracotta dei piccoli amuleti a forma di corno da portare con se.
La sua capacità di allontanare le forze magiche maligne trova spazio anche nella mitologia greca in cui si narra che Giove Dio degli Dei possedeva un corno magico, in grado di trasformare in realtà qualsiasi desiderio espresso.
Sin dalle sue origini, non appena fece il suo ingresso nel “vecchio mondo”, il peperoncino per forma e colore fu subito associato al cornetto portafortuna.
Oltre ad essere utilizzato in cucina, iniziò ad essere appeso nelle abitazioni e nelle attività commerciali, rappresentando nel tempo un vero e proprio amuleto utilizzato per tenere lontano il malocchio.
Alleato contro la sfortuna ma anche contro l’infedeltà! Se uno dei due coniugi sospettava il tradimento da parte dell’altro, si mettevano due peperoncini rossi sotto il cuscino per riconquistarne la fedeltà, ancora meglio se legati a forma di croce con un nastro rosso.

Nel mondo contadino campano, calabrese, pugliese, siciliano, la tradizione voleva che i genitori degli sposi dovessero regalare ai figli delle collane di peperoncino come promessa di aiuto in caso di bisogno.
La sua veste di portafortuna trova uno spazio particolare nella tradizione napoletana, dove lo si vede spesso appeso a porte e balconi per allontanare con i suoi semi le malelingue e i guai.
Non dimenticate che secondo la tradizione napoletana per avere i suoi effetti benefici i portafortuna devono essere ricevuti in dono!