La leggenda delle Alpi Apuane tra fascino del mito e religione

Secondo la leggenda, durante la creazione del mondo, il Signore affidò a due Arcangeli il compito di erigere le grandi catene delle Alpi e degli Appennini. Dio diede ad entrambi i materiali: calcare, granito, quarzo, argilla, gesso e marmo.
Subito i due Arcangeli si misero all’opera; uno a costruire l’arco alpino, l’altro a lavorare lungo la spina dorsale appenninica. Gli Arcangeli avevano un carattere e ingegno differenti. Il primo era più creativo e si mise a creare pareti vertiginose e picchi altissimi, le Alpi. Il secondo, più modesto si divertì a modellare gli Appennini con forme morbide e semplici.

Il primo Arcangelo finì presto le Alpi, quindi andò a trovare il compagno che si trovava ormai nel punto in cui le coste occidentali dell’Italia si inarcano nel Golfo di Genova. Al secondo Arcangelo non rimanevano molti materiali, alcuni marmi erano la maggior parte di ciò che restava da utilizzare. Il primo Arcangelo, allora diede il consiglio di interrompere gli Appennini per riprendere il lavoro dove le Alpi giungono al mare. Uniti poi gli Appennini alle Alpi si potrà terminare l’arco delle montagne con quel che rimane.
Il secondo Arcangelo terminato il collegamento delle Alpi Marittime proseguì con l’appennino Ligure, il materiale rimasto era un mucchio di solo marmo. Il primo Arcangelo, intanto, rimasto solo ad osservare il lavoro del secondo, ebbe una grande idea. “Potrei usare il marmo rimasto per realizzare un’unica catena di montagne!”

Detto fatto. Iniziò ad ammassare i marmi nell’esatto punto dove il secondo Arcangelo aveva interrotto gli Appennini. Come per le Alpi, l’Arcangelo esuberante e ricco di idee, costruì queste montagne ripide, appuntite e alte.
Compiuta l’opera, si levò in volo per osservarla da lontano. I marmi, sprigionavano una luce fortissima e formavano una bianca catena di guglie e di creste, di torrioni e di canali. Che meraviglia!

Quando il secondo Arcangelo arrivò con gli Appennini al termine del golfo trovò queste montagne, rimanendoci un po’ male. Chiese subito al suo compagno: “Che montagne sono queste? Ora sentiremo il Signore e giudicherà lui cosa fare”.

Il Signore dopo aver osservato con attenzione Alpi ed Appennini, si fermò stupito davanti alla catena montuosa marmorea creata dal primo Arcangelo. Chiese: “Cosa sono questi monti? Sono come le Alpi! E sono pure di marmo!”
I due Arcangeli un po’ confusi, rimasero ad ascoltare a occhi bassi. Dio allora pensò che chi terminò le Alpi ha decise di aiutare colui che aveva fatto gli Appennini. A questo punto, il Signore, chiese di coprire tutto quel marmo con pascoli e foreste in modo da non farlo scoprire subito agli uomini.
Fu così che per migliaia di anni il marmo delle montagne rimase nascosto. Si narra che i primi uomini che arrivarono in quelle valli fossero gli Apuani. Un popolo forte che combatté a lungo contro i Romani. Le guerre tra i due popoli furono così accese che i Romani per sconfiggere gli Apuani disboscarono i monti ed è esattamente in quel momento che vennero alla luce i primi marmi. I monti ebbero il nome del popolo apuano ed essendo alti e ripidi con vette appuntite non vennero chiamati Appennini, bensì Alpi Apuane, scolpite da colui che creò l’intero arco alpino.

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