La chiamano, non a caso, la terra del mare, ma anche la terra del vino. Ma soprattutto “la terra che è storia, che fa e ha fatto la storia”. Ponte tra Oriente e Occidente, la Puglia è un percorso infinito, tra passato e presente, di cultura, arte, tradizioni, cibo e grandissimi vini dalla qualità eccelsa.
Domus Hortae, l’azienda enologica della famiglia Fioretti, “vive” da sempre il territorio pugliese come una parte di se stessa. Secoli trascorsi tra i vigneti, anni e anni, di generazione in generazione, a trasformare in prodotti straordinari: un patrimonio unico, a cui rendere onore ogni giorno con un lavoro che incarna passione, etica, coscienza, ricerca.
La Puglia dei due Mari, la Puglia dalla sua suggestiva forma allungata unica al mondo, la Puglia che con le sue peculiarità naturali ha sempre dato vita a uve che il mondo ci invidia. E dietro quelle uve ci sono le mani e la mente degli uomini e delle donne che mettono sulle nostre tavole vini favolosi, rispettando l’ambiente e valorizzando a 360 gradi il patrimonio locale. Elevando all’ennesima potenza, con la qualità dei prodotti realizzati, l’immagine di questa straordinaria Regione, agli occhi dell’Italia e del mondo.
I produttori di vino pugliesi lo sanno bene: quella che altrove potrebbe essere una pecca, in Puglia è il segreto dei grandi vini locali. Apulia, il toponimo storico, significa propria “terra senza piogge”.
Le uve e i vini di Domus Hortae nascono da sempre qui, in questo territorio dove il talento più puro è quello che Madre Natura ci regala. Qui, nella pianura pugliese, nel Tavoliere, emergono potenzialità che nessun territorio può vantare di avere.
Il Tavoliere è infatti una pianura di sollevamento (infatti un tempo era sottomarino) ed è interamente pianeggiante. Si estende per circa 4000 km² tra i monti Dauni a ovest, il promontorio del Gargano e il mare Adriatico a est, il fiume Fortore a nord e Ofanto a sud.
È la più vasta pianura meridionale, geologicamente classificabile come preistorico fondo marino.
Il clima è prevalentemente mediterraneo, influenzato dal mare, anche se in inverno raggiunge molto spesso punte continentali.
Uno dei più importanti fattori climatici per la coltivazione della vite è l’acqua, che partecipa attivamente al metabolismo della vegetazione e ha un ruolo preminente nella distribuzione di componenti minerali nell’uva.
Come dire poca, ma buona e straordinaria. E dall’acqua nacque l’uva e dall’uva nacque il vino. In un viaggio circolare senza fine.