Non è un caso che il nome Domus Hortae, dal latino Domus, ovvero residenza intesa come dimora, come famiglia, come calore, rappresenti l’emblema di tutto ciò che a livello storico questa azienda con la sua tradizione, con il suo passato, con il suo fortissimo legame con il territorio, riesca a rappresentare e incarnare. Carnalità appunto, come l’amore per la propria terra, una Puglia dal talento innato e straordinario, un patrimonio unico di mare, di storia e…di vino.
Ponte storico tra Oriente e Occidente, lo stivale della nostra Italia da Vivere è da sempre patrimonio inestimabile di cultura, arti, tradizioni, cibo e soprattutto uve meravigliose che la mano e la genialità dell’uomo, nel corso della storia hanno trasformato in emozioni da sorseggiare e da vivere. E’ meraviglioso pensare come sia la siccità, la mancanza di acqua, la peculiarità di una Puglia che è in grado di offrire al pubblico prodotti unici che nessun’altra Regione è in grado di donarci. Il toponimo storico Apulia,infatti, deriverebbe da Apluvia, ovvero terra senza piogge, anche per questo fino alla metà del XX secolo il nome Puglia era utilizzato declinandolo al plurale, Puglie.
Lo chiamano il Tavoliere della Puglia e anche qui non esiste casualità nel nome: e l’azienda Domus Hortae ha costruito in queste terre la sua storia, il suo passato, la sua fortuna. Un sogno che continua ogni giorno, di generazione in generazione.
Il Tavoliere è una pianura cosiddetta di sollevamento, era infatti un tempo sottomarino ed è quindi una zona interamente pianeggiante. Si estende per circa 4000 km² tra i monti Dauni a ovest, il promontorio del Gargano e il mare Adriatico a est, il fiume Fortore a nord e Ofanto a sud. È la più vasta pianura meridionale, geologicamente classificabile come preistorico fondo marino. Il nome Tavoliere deriva dal catasto romano, organizzato in Tabulae censuariae, sul quale erano annotate le proprietà terriere adibite al pascolo o alle coltivazioni. Il clima è prevalentemente mediterraneo, influenzato dal mare, anche se in inverno raggiunge molto spesso punte continentali. Le stagioni primaverili ed estive sono spesso segnate come già detto dalla siccità, ciò rende l’ambiente particolarmente adatto alla coltivazione della vite.
Domus Hortae ha compreso da sempre, con i suoi uomini e le sue donne, le potenzialità del territorio, e le ha sfruttate in modo sostenibile ed etico per creare vini straordinari. L’acqua è elemento vitale per il metabolismo della vita e ha un ruolo fondamentale nel donare all’uva che nasce componenti fortemente minerali.
La ricerca, lo studio, l’analisi costante dei cambiamenti climatici: tutto questo è il lavoro quotidiano degli agronomi e degli esperti che formano lo staff di Domus Hortae. Perchè l’uva più buona che nasce dal territorio più straordinario non può essere solo talento di natura: ci vuole la mano dell’uomo, ci vogliono l’aggiornamento e lo studio delle richieste del mercato e del pubblico che nel tempo si evolvono ma devono mantenere forte l’identità di un una terra che rappresenta e rappresenterà sempre le fondamenta del sogno.