La straordinaria eredità artistica di Pininfarina, genio assoluto dello stile italiano per le auto 

Il 22 maggio del 1930 Battista Farina, detto Pinin, firma a Torino l’atto costitutivo della Società Anonima Carrozzeria Pinin Farina. Di lì a poco, dallo stabilimento di corso Trapani, a Torino, esce la prima fuoriserie di Pinin, la Lancia Dilambda.

Il progetto dell’azienda è creare vetture di lusso e gran lusso e il suo nome diventa presto garanzia di esclusività tra sovrani, diplomatici, sceicchi e attori.

Inizia così un’avventura che avrebbe attraversato tre generazioni e profondi mutamenti sociali, economici e tecnici.

La Pininfarina – brand iconico, sinonimo di bellezza ed eleganza – ha realizzato in questi 90 anni tanti capolavori: dalla Lancia Aprilia Berlinetta Aerodinamica del 1937, all’Alfa Romeo Giulietta Spider del 1955, all’Alfa Romeo 1600 Duetto, alla Dino Berlinetta Speciale, alle oltre 100 Ferrari. Nel 1951 ha portato per la prima volta nelle gallerie del MoMa di New York il design a quattro ruote.

Oggi la società Pininfarina opera anche nell’architettura e nel design industriale ed è un gruppo mondiale con 700 dipendenti, sedi in Italia, Germania, Cina e Stati Uniti, quotata dal 1986, e inserita nel paniere Italian Listed Brands in cui Borsa Italiana raccoglie i 22 migliori marchi italiani di società quotate.

L’identità della Pininfarina è la stesa degli anni ’30: la centralità del design, il senso estetico capace di creare bellezza, l’ossessione per la qualità, la forza di una tradizione che unisce industria, tecnologia e ricerca stilistica.

Una storia gloriosa di un gruppo emblema dello stile italiano, che ha disegnato auto capolavoro e nel 1951 ha portato per la prima volta nelle gallerie del MoMa di New York il design a quattro ruote.

Quello di Pininfarina rappresenta l’eredità di un patrimonio artistico unico, che permetterà di applicare in ogni settore le conoscenze che sono state acquisite nell’auto: dai mezzi di trasporto, agli oggetti di uso quotidiano, all’interior design all’architettura. Grazie a Pininfarina, il design dovrà ascoltare i sentimenti delle persone, concepire ambienti in cui gli esseri umani possono godere del proprio spazio privato sicuro senza sentirsi isolati. Bisogna ripensare le case di domani, gli uffici, i cinema, le palestre, il trasporto pubblico, i servizi di comunicazione. L’umanizzazione delle tecnologie farà sentire le persone rassicurate. Tutto questo è il mondo che Pininfarina avrà contribuito a creare.

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