Nata come straordinario taglio povero, la trippa è lo stomaco del bovino, una delle tante interiora appartenenti al quinto quarto, la parte meno pregiata degli animali macellati, quella che rimaneva dopo aver venduto gli altri quattro quarti a coloro che se lo potevano permettere.
Di anni ne sono passati da quando, ai tempi della Roma papalina, le massaie aspettavano il sabato (giorno della macellazione), per accaparrarsi quelli che erano considerati scarti meravigliosi ed utilizzarli per preparare piatti gustosi, saporiti e, soprattutto, a buon mercato, ma la ricetta della trippa alla romana è arrivata fino ai giorni nostri, praticamente immutata.
Sì perché, per tradizione, fino a non moltissimo tempo fa, il sabato a pranzo si mangiava la trippa preparata con il pomodoro, il pecorino e l’immancabile mentuccia: un piatto che veniva proposto anche in tutte le osterie, e che oggi possiamo trovare nelle migliori trattorie romanesche.
Prepararla non è difficile, basta seguire con attenzione la ricetta classica, quella che preparava la mitica Sora Lella…
INGREDIENTI
PREPARAZIONE