La leggenda della nascita della Gondola narra la leggenda che una notte due fidanzati iniziarono a camminare tra le calli di Venezia alla ricerca di un luogo appartato dove trascorrere un po’ di tempo insieme. Dopo aver girovagato in lungo e in largo e dopo aver perso ogni speranza, la ragazza disse a voce alta «Se solo riuscissimo a trovare un posto solo per noi!».
La luna, che aveva osservato tutta la scena, decise di aiutarli, così scese fino a terra e disse loro «Salite, vi accompagno io in un posto appartato».
I due inizialmente si spaventarono, ma poi decisero di accettare l’offerta, così la luna si abbassò ancora di più, fino a toccare l’acqua, e, non appena lo fece, per il freddo la parte immersa diventò nera, ma il resto rimase d’argento e, come una nuovissima e straordinaria imbarcazione, scivolarono insieme lungo i canali e lontani da occhi indiscreti.
La drago della laguna e le gondole
Secondo la leggenda, nelle profondità della laguna viveva un drago molto simile a un gigantesco coccodrillo. Ogni volta che saliva in superficie non solo spaventava marinai e cittadini, ma soffiava sulla città una fittissima nebbia che impediva di vedere a pochi centimetri dal proprio naso.
Nessuno riusciva a capire come fermarlo e sconfiggerlo e in pochi si avventuravano con le imbarcazioni in acqua per paura di essere scaraventati in acqua e di perdere la propria barca o, peggio, uccisi. Un giorno, però, alcuni gondolieri si ritrovarono a solcare le acque della laguna e non accadde nulla. Così, il giorno dopo, anche altre imbarcazioni si avventurarono al largo, ma furono distrutte dal drago. Bastò poco per capire che il segreto erano le gondole. Forse lo spaventavano, o forse lo calmavano, questo non si sa, ma ciò che è certo è che da quel giorno il via vai di queste tipiche barche veneziane non cessò mai e il drago scomparve.
Per scaramanzia e spaventati dal possibile ritorno del drago, i veneziani costruirono all’ingresso del Canal Grande la Chiesa di San Giorgio Maggiore, che secondo la tradizione cristiana era riuscito a sconfiggere il drago.