L’Italia da Vivere, l’Italia delle nostre Regioni, è piena di leggende in cui immergerci anima e cuore: storie a metà tra realtà e fantasia che però ci raccontano le vicissitudini di un popolo, le peculiarità delle epoche, tra fascino, cultura e quel folklore tipico del nostro Bel Paese.
La leggenda è quella del toro ebbro di vino che salvò la città di Torino. Il Toro, simbolo del capoluogo piemontese, simbolo anche della squadra di calcio, l’immagine a cui tutti i torinesi sono visceralmente legati, da sempre.
Il toro da una parte vuole incarnare la forza, quella della fede, che combattendo contro il male riesce sempre ad avere la meglio. Ci sono poi le componenti mitologiche: il toro è da sempre un animale della cultura classica prima che iberica. Rappresenta forza, maestosità.
Si narra che nei boschi attorno alla bellissima città oggi capoluogo dimorasse uno spietato drago, che portava con sé solo tanta distruzione, terrorizzando gli abitanti della vicina città. La paura era tanta, così come la voglia di porre fine a questa assurda situazione, che costringeva le persone del luogo a vivere costantemente nel terrore. Provarono di tutto, ma ogni tentativo risultò letteralmente inutile. Il drago era troppo forte e spaventoso per essere contrastato e sconfitto dagli uomini, anche agendo tutti insieme. Si decise, come ultimo tentativo, di non combattere più in prima persona contro la bestia feroce, ma di mandare un altro animale, grande e forte, per provare a sconfiggerla una volta per tutte. Gli abitanti cominciarono a pensare all’animale giusto, tra quelli che avevano a disposizione, che potesse aiutarli a sconfiggere il drago. La scelta ricadde su di un grande e robusto toro dal pelo rosso. Tutte le speranze erano state riposte in questo animale. Per renderlo ancora più forte e per aumentare le possibilità di vittoria, i torinesi fecero bere al toro una mistura di acqua e vino rosso.
Perché il vino? Il toro, bevendo questa sostanza unita all’acqua, divenne ancor più battagliero ed irrequieto. Insomma, un piccolo stratagemma per aumentare la rabbia del grande toro. Il toro dal pelo rosso ebbro di vino fu portato nel bosco e, alla vista del grande drago, non esitò a scagliarsi contro. E alla fine sconfisse il grande nemico.