L’Italia da Vivere che non smette mai di stupire: in Abruzzo allevano struzzi e ne fanno carne prelibata per la ristorazione

L’azienda agricola Tosti si trova tra le verdi e assolate colline Abruzzesi. Per essere più precisi, nel Comune di Bellante, in provincia di Teramo.
E’ nata nel 1996, quando Tosti Orlando decise di avviare un allevamento di struzzi. Inizialmente furono acquistate due coppie riproduttive che, a distanza di un anno, iniziarono a produrre uova e si ebbero, poi più tardi, i primi pulcini.
Oggi l’azienda è cresciuta e vanta molte coppie riproduttive e molti capi di varie età , soprattutto con un anno di vita, pronti per la macellazione.
Oltre ai capi da macellazione l’azienda ha disponibilità di pelli, uova, piume, oltre a tutti quelli che sono i derivati dall’allevamento dello struzzo.
Forse non lo avete mai visto da vicino ma di sicuro lo conoscete. Parliamo dello struzzo: l’uccello gigante dalle zampe lunghe e dalle magnifiche piume bianche e nere. Sì, proprio lui: quello strano “gallo” enorme che tutti conoscono per quella sua mania strana di cacciare la testa sotto la sabbia. Si dice che lo faccia quando ha paura e non vuole essere visto. E’ per questo che anche fra noi umani diciamo “non fare lo struzzo” a chi ha paura e tenta improbabili difese “da struzzo”. Ma attenzione: molti studiosi della materia (la maggioranza) sono convinti che questa storia della testa sotto la sabbia non sia vera per niente. Che sia una specie di favola nata dal fatto che lui nasconde la testa, sì, ma fra l’erba: non per paura ma per mangiare!
Lo struzzo è un animale di cui esistono tracce preistoriche e, con il passare delle ere, non è cambiato fisicamente. E’ rimasto tale e quale fin dai tempi dell’uomo delle caverne, con quelle sue zampe lunghissime e quel collo degno quasi si una giraffa. Nei libri antichi si parla spesso dello struzzo: sappiamo per esempio che le donne dell’antica Roma amavano abbellirsi con le sue piume e che anche le tribù africane le usavano per ornare i copricapi.
Lo struzzo è molto alto: pensate che può arrivare fino a tre metri!!! E anche il suo peso non è da poco: gli esemplari più grandi possono pesare fino a 180 chili. Ha le ali ma non vola. Forse originariamente ne era capace, ma poi nel corso dei secoli si è “dimenticato” di questa sua dote, preferendo restare sulla terra ferma. In compenso, ha un’altra qualità molto sviluppata: è un campione di velocità e può sfiorare i 70 chilometri orari. Basta guardarlo per capire che come corridore ha del talento: le sue zampe sono lunghissime e sottilissime, ma allo stesso tempo molto muscolose, per poter sostenere il peso del suo corpo (60-70 chili). Con delle zampe così riesce a fare dei veri balzi da gigante: con un solo passo “macina” ben 4 metri! Comodo, eh?
Gli struzzi vivono nei paesi caldi e si riuniscono in piccoli branchi, così se uno di loro mangia gli altri fanno la guardia affinché nessun predatore si avvicini. Uno struzzo da solo, invece, non potrebbe mai fare la pappa e, contemporaneamente, essere al riparo dagli agguati. Perché alto com’è, se abbassa la testa è difficile che possa guardarsi attorno. I paesi dove si possono incontrare più facilmente sono l’Africa (soprattutto il deserto, dove c’è molta sabbia per nascondere la testa!), l’Arabia e la Siria. Volete sapere cosa mangiano? Qualunque oggetto capiti loro sotto mano, o meglio sotto becco: sassi, pezzi di legno, chiodi, monete….e naturalmente erba. Le cose luccicanti sono quelle che preferiscono! Come avrete capito, per seguire una dieta così “leggera” devono avere uno stomaco di ferro, capace di digerire qualunque cosa!
Quando le femmine partoriscono fanno le uova (le famose uova di struzzo), che sono davvero enormi rispetto a quelle delle galline, a cui siamo abituati. Per farne uno mamma “struzza” delle volte ci mette anche due giorni. Pensate che nell’antichità le uova di struzzo erano considerate come dei tesori preziosi e venivano custodite dai nobili in speciali mobiletti. Spesso le uova venivano dipinte e allora acquistavano ancora più valore!

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