Ettore de Conciliis-Le Pale del Mediterraneo-Omaggio a Guccione”, a cura di Yvonne Dohna Schlobitten e di Victoria Noel-Johnson è la nuova installazione permanente allestita nella Basilica di Santa Maria degli Angeli e Martiri a Roma.
Nell’antica cappella dedicata a Maria Maddalena, a fiancheggiare il dipinto “Noli me Tangere” della fine del XVI secolo di Arrigo Fiammingo, ci sono due paesaggi pensati come pale d’altare.
E come ricorda Ettore de Conciliis – autore anche del Murale della Pace (Chiesa di San Francesco ad Avellino, 1965) e del Memoriale di Portella della Ginestra (Sicilia, 1980) –, il soggetto delle opere allestite è «la bellezza del mare, la sua indifferenza verso la tragedia» e aggiunge come il tema dell’acqua, quale importante simbolo del Cristianesimo, sia in queste pitture «il Mare Mediterraneo, luogo del sacriicio di tanti esseri umani, martiri della speranza».
Le opere nascono dall’idea di Lorenzo Zichichi – presidente de “Il Cigno GG Edizioni” che ne ha curato allestimento e catalogo – di completare a quattro mani due tele abbozzate da Piero Guccione diversi anni fa. È proprio l’originale intuizione dello stesso Guccione – l’aver proposto un’opera d’arte contemporanea, nel genere del paesaggio, in un luogo sacro – ad aver motivato Ettore de Conciliis.
Si aggiunge così una nuova opera d’arte contemporanea a quelle già ospitate nella Basilica, come quelle di Umberto Mastroianni, Giuseppe Gallo, Ernesto Lamagna, Narcissus Quagliata, Tsung Dao Lee e le maestose e inconfondibili porte di bronzo dello scultore Igor Mitoraj.
Il dittico è stato concluso dall’artista in pieno lockdown, un periodo che ha segnato un importante rapporto con il tempo permettendo inoltre di rifinire le pale d’altare e consegnare al pubblico un messaggio che risulta molto avvincente: un dialogo intensamente metafisico e spirituale che contiene molto più di quanto inizialmente sembri e che pian piano rivela le dinamiche in gioco tra vita, morte e natura, che si intrecciano tra loro fino al raggiungimento della pace dopo le avversità.