Luca Barbarossa: il poeta e paroliere della musica italiana

Ci sono cantanti che entrano nei nostri cuori, si disegnano un posticino e non lo lasciano più. Luca Barbarossa, artista fine, acculturato, paroliere e poeta della musica italiana è certamente uno di questi. Da “Via Margutta” dove racconta gli innamorati di una Roma magica e sognante, a “Portami a Ballare” dove commuove l’Italia con una sonata dedicata alla madre. Conduttore radio, impegnato nel sociale con la nazionale cantanti, autore per altri grandi artisti, Barbarossa ha saputo in 40 anni di carriera essere a modo unico.

Amatissimo dal pubblico, molto seguito sui social ed altrettanto in televisione ogni qual volta se ne presenta l’occasione, Luca Barbarossa è salito sul palco dell’Ariston per la prima volta nel lontano 1981, ma ve lo ricordate? Era da giovanissimo.

Come moltissimi sicuramente non avranno dimenticato, comincia la sua carriera nel 1980 quando è tra i partecipanti del Festival di Castrocaro, poi da quel momento in poi le sue canzoni e partecipazioni si susseguono e qualche giorno fa l’artista ha festeggiato i suoi primi sessant’anni.

L’artista comincia a cantare a Piazza Navona con il suo repertorio di musicisti italiani, poi finalmente nel 1980 Ravera invita Barbarossa a prendere parte al Festival di Castrocaro.

Per quanto riguarda l’infanzia dell’artista non si sa molto, ma qualcosa si; il padre del cantante si chiama Aldo e lavora per una società farmaceutica, mentre sua madre è una giornalista e si chiama Annamaria Rossi.

I genitori di Luca si separano quando lui aveva soltanto 5 anni e sua madre convola a nozze con Giorgio Rossi.

Come già anticipato in precedenza, Barbarossa partecipa al ‘Festival di Castrocaro‘ all’inizio degli anni ’80 con il brano dal titolo ‘Sarà l’età‘ ed è proprio in quel periodo che firma il suo primo contratto discografico.

Nel 1981, l’artista è sul palco dell’Ariston per la prima volta con la canzone ‘Roma spogliata‘ arrivando a posizionarsi al quarto posto.

Qualche mese dopo è la volta del suo primo disco che porta il nome dell’artista e all’interno vi è anche la collaborazione di Antonello Venditti. In seguito Barbarossa è in tour con Riccardo Cocciante.

Tutti sicuramente ricorderanno il grande successo di Barbarossa con la canzone ‘Portami a ballare‘ che nel ’92 riesce a classificarsi al primo posto al ‘Festival di Sanremo‘.

L’anno successivo è la volta di ‘Vivo‘ ed in seguito l’artista pubblica ‘Le cose da salvare‘ in cui collabora con il grande Francesco De Gregori; nel ’96 è di nuovo all’Ariston con ‘Il ragazzo con la chitarra‘ ed in seguito pubblica ‘Sotto lo stesso cielo‘. Alla fine degli anni ’90 invece è la volta di ‘Musica e parole‘.

Negli 2000 pubblica ‘Viaggio di ritorno‘ e nel 2003 è a ‘Sanremo‘ con ‘Fortuna‘.

L’artista, nel corso della sua lunghissima carriera, ha scritto molti brani per diversi artisti del calibro di Fiorella Mannoia, Tina Arena, Tosca e molti altri.

Nel 2008 e per i due anni successivi, Barbarossa è insieme a Marcorè in ‘Attenti a quei due‘ e nel 2015 pubblica ‘Radio Duets Musica Libera‘; l’ultima partecipazione che vede Barbarossa a Sanremo risale al 2018 quando ha partecipato con ‘Passame er sale‘ che precede il disco dal titolo ‘Roma è de tutti‘.

Inoltre, nel 2016 partecipa nei panni di conduttore al Concerto del primo maggio ed in seguito è il telecronista della Partita del cuore. Insomma, una carriera davvero molto ricca quella di Barbarossa che arriva nelle librerie con la sua biografia dal titolo ‘Non perderti niente‘ dal prossimo 13 aprile.

Potrebbe interessarti

È uno dei più grandi sciatori alpini della storia. Alberto Tomba ha disputato i suoi

Se qualcuno osava affermare, un tempo lontano, che le donne non si intendono di

Senza dubbio alcuno è una delle più belle 40enni, in assoluto, del nostro mondo

Le immagini in bianco e nero, conservate nel riquadro di una vecchia fotografia, ci

Chitarrista, autore e compositore, Aldo Betto ha suonato live in tutta Italia ed all’estero,

Massimo Ranieri, nato con il nome di Giovanni Calone, è un cantante, attore e

Il mondo del motomondiale non è più lo stesso. Il genio italiano assoluto, il

Le sue smorfie, la sua mimica facciale, i tic nervosi che sapeva intepretare alla

Cos’è “bello”? Cos’è buono”? Perché un’opera d’arte ci ammalia? Perché preferiamo degustare un piatto,

Dopo una vita al Gambero Rosso, come curatore di ben 22 edizioni del famoso

Quanti anni sono trascorsi da “Non ho l’età”, quando quella ragazzina dolcissima incantò il

A fine anni 90 era il ragazzino ribelle della fiction “Compagni di Scuola”: bello,