Luxardo è storia, Luxardo è simbolo assoluto del Made in Italy, Luxardo è 200 anni di epoche di casa nostra che si sono succedute, una dopo l’altra, fatte di uomini e di donne che hanno contribuito con la loro genialità e la loro passione a costruire, ad arte, la vera distilleria italiana. Perché che oltre alla moda e alle automobili, e naturalmente al buon cibo, l’Italia è famosa nel mondo anche per i suoi liquori, i suoi amari, le sue grappe. Eccellenza assoluta del sistema produttivo di una Italia da Vivere, ieri come oggi, Luxardo è una storica azienda di liquori. Nessuno di noi può dimenticare la massima espressione del suo logo: la bottiglia impagliata con una immagine femminile: 1821-2021, Luxardo ha da poco compiuto gli anni. 200 e non sentirli affatto. Una delle più antiche distillerie esistenti al mondo, ancora oggi passata di mano, romanticamente, di padre in figlio, di nonno in nipote. Sì, perché Luxardo continua ad essere gestita dal primo giorno dalla stessa famiglia. E che bello pensare che, di generazione in generazione, l’amore per il patrimonio familiare, per le tradizioni, non si lascia scalfire dal trascorrere del tempo inesorabile. Fondata da Girolamo Luxardo nel lontano 1821, l’azienda in pochi anni seppe conquistare il mercato: 90 paesi nel mondo oggi comprano e vendono il marchio della distilleria italiana per eccellenza. Quinta, sesta e anche settima generazione per dare continuità a quella straordinaria eredità che Don Girolamo aveva creati e che ha lasciato. L’identità meravigliosa di una famiglia tutta italiana. Il Maraschino Luxardo Originale viene ancora prodotto secondo la ricetta ideata da Girolamo Luxardo nel 1821. Il frutto viene raccolto tra la fine di giugno e i primi di luglio e viene portato allo stabilimento dove subisce una pressatura morbida in modo che possano essere separate le varie componenti del frutto. Il sugo delle marasche, le foglie ed altre componenti vegetali vengono messe in infusione alcolica in tini di legno poroso. Dopo almeno due anni di macerazione, entrano in scena gli alambicchi di rame, dove si procede alla distillazione a vapore con frazionamento delle teste e code. Viene conservato solo il “cuore”, il distillato di Maraschino, che viene posto a sua volta in tini per l’affinamento definitivo. L’ultima fase consiste nella trasformazione in liquore, mediante aggiunta di sciroppo di acqua e zucchero raffinato.