Una Napoli da scoprire dentro la Napoli di tutti i giorni. Un viaggio straordinario, unico, alla scoperta del mistero, della bellezza, della storia, del fascino del passato, tra cunicoli, gallerie, catacombe.
Un’altra Napoli vive ed è presente, da sempre, sotto le chiese, i palazzi, i monumenti. In un percorso tutto da vivere che lascerà un segno indelebile, tra cultura, arte, simboli di una antichità che ha lasciato i suoi segni indelebili. Chi ama Napoli lo sa: cultura e storia si fondono alla perfezione nel meraviglioso “caos moderno” di una città che non puoi non amare. Da una parte le dominazioni greco-romane: è a loro che si devono queste cavità. Prima i greci le realizzarono per estrarre il tufo finalizzato a rafforzare le mura della città, poi i romani le adoperarono per raccogliere acqua piovana. Eh sì perchè i romani avevano già pensato a come realizzare una modernissima rete di acquedotti che portò l’acqua nelle case napoletano fino al 1885.
Vi rendete conto?
Greci e romani hanno lasciato un segno così forte nelle nostre città dell’Italia da Vivere che oggi in un luogo come Napoli possiamo ancora camminare laddove i popoli antichi hanno costruito, pensato, vissuto, ragionato.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, i cunicoli furono usati dai cittadini per proteggersi dai bombardamenti. Nel sottosuolo si trova, quindi, il vero ventre della città e, grazie ad archeologi e speleologi che hanno reso accessibili le sue fondamenta, ci sono oggi percorsi di visita esclusivi tra passato antico e recente. Uno dei primi percorsi del sottosuolo aperti al pubblico è quello di Napoli Sotterranea. Da 30 anni è possibile vistare questo affascinante luogo situato a 40 metri di profondità, con ingresso da Piazza San Gaetano in via Tribunali. Camminando tra cunicoli e cisterne si possono ammirare i resti dell’antico acquedotto greco-romano, i rifugi antiaerei della Seconda Guerra Mondiale ed i resti di un antico Teatro greco-romano dove si esibiva l’imperatore Nerone. L’itinerario comprende anche le visite al Museo della Guerra, alla Stazione Sismica “Arianna” e agli Orti ipogei, una sorta di serre nel sottosuolo in cui vengono fatte crescere diverse specie di piante sfruttando il clima umido.