Nero di Troia: un rosso rubino di una terra straordinaria, Puglia

Diverse sono le teorie sulle origini di questo vitigno tra i più antichi della Puglia.

La leggenda racconta che sia stato il mitico eroe greco Diomede, terminata la guerra di Troia, a piantare per primo sulle rive dell’Ofanto i tralci di vite che diedero vita all’Uva di Troia.

Un’altra ipotesi fa riferimento al periodo della dominazione spagnola della città di Troia da parte del Governatore Don Alfonso d’Avalos, originario della regione gallizio-catalana della Rioja. Quest’ultimo, ritenendo che i suoi nuovi possedimenti avessero le caratteristiche idonee alla coltivazione della vite, avrebbe deciso di impiantarvi una varietà di vigneti proveniente dal suo paese di origine, che acquistò in breve tempo la fama di Nero di Troia. Se le origini di questo vino rosso pugliese sono incerte, la considerevole presenza dei suoi vitigni nel Nord della Puglia è indubbia. L’Uva di Troia, infatti, si adatta a diverse tipologie di terreno ed è presente nelle zone di Foggia, del Gargano, del Sub-Appenino Dauno fino a scendere verso Castel del Monte e lungo la zona litoranea della Provincia di Barletta-Andria-Trani.

Wine background. Red wine with grapes.

Le sue caratteristiche si esaltano in base alla tipologia di territorio: i vitigni Uva di Troia dell’azienda Colle Petrito sorgono nell’agro di Minervino Murge su un terreno di medio impasto, tendente al calcareo, a circa 350m sul livello del mare.

Il Nero di Troia è un vitigno con delle caratteristiche molto particolari che va vinificato con la dovuta attenzione e professionalità. Il risultato sarà un vino dal colore molto intenso, dal profumo fruttato e dalla tannicità elevata. A differenza del tradizionale vino rosso pugliese presenta, tuttavia, una gradazione meno elevata (tra i 12,5° e i 14°).

Il Nero di Troia Colle Petrito dal colore rosso rubino intenso, sviluppa profumi caratteristici quali frutta rossa fresca e caffè; il sapore è aromatico, tipico, con finale morbido, tannicità ben equilibrata.