Non solo la vipera: in Italia il serpente più popolare è il Biacco Maggiore

Uno dei serpenti più comuni e presenti in tutta Italia si chiama Biacco maggiore: si tratta del classico divoratore di topi che popola le nostre campagne.
I serpenti definiti qui Biacco maggiore sono serpenti medio-grandi, non pericolosi che uccidono per costrizione. Non rappresentano una minaccia per l’uomo. Esistono serpenti come il Biacco maggiore, ossia i cosiddetti serpenti da ratto, nel Vecchio Mondo (Emisfero Orientale) e del Nuovo Mondo (Emisfero Occidentale), ma i due tipi sono geneticamente abbastanza diversi. I serpenti per topi del Vecchio Mondo si trovano più o meno in tutte le parti dell’Europa. Una specie di serpente di ratto è il serpente del mais, un animale docile e un animale domestico popolare. Come suggerisce la loro fama e il nome con cui vengono chiamati in lingua anglosassone, i topi sono uno dei loro cibi preferiti. Ecco tutte le curiosità riguardo al Biacco maggiore.
Negli ultimi due decenni, la domanda su cosa sia un serpente per topi è diventata sempre più complicata da rispondere. Fino ai primi anni 2000, in genere si pensava che i serpenti di ratto del Vecchio e del Nuovo Mondo appartenessero allo stesso genere, Elaphe, secondo Alan Savitzky, professore di scienze biologiche alla Utah State University, specializzato nella biologia dei serpenti.
Non c’è stato un tempo non molto tempo fa in cui tutti i serpenti per topi erano considerati strettamente correlati, ha detto Savitzy. Ora sappiamo che i serpenti per topi in Nord America sono più strettamente legati ai serpenti reali rispetto ai serpenti per topi che ci sono in Europa.
Le nuove tecnologie negli studi sull’evoluzione molecolare hanno permesso agli scienziati di esaminare le differenze di DNA tra i serpenti, ha detto Savitzy alla stampa. Ciò ha causato molti sconvolgimenti nella classificazione dei serpenti e i serpenti vengono spostati in diversi generi. Nel 2002, l’erpetologo Urs Utiger ha pubblicato i risultati nel “Russian Journal of Herpetology” e ha proposto di riclassificare i serpenti di ratto nordamericani come membri del genere Pantherophis. Il nostro serpente Biacco, invece, appartiene al genere Hierophis.
La proposta ha incontrato reazioni contrastanti. Alcune autorità hanno adottato la classificazione. Ad esempio, il Global Biodiversity Information Facility (GBIF), una rete collaborativa di ricercatori, accetta Pantherophis, così come la Society for the Study of Anphibians and Reptiles (SSAR), un’organizzazione internazionale senza scopo di lucro che supporta la ricerca e l’istruzione erpetologiche.
Tuttavia, la Commissione internazionale per la nomenclatura zoologica (ICZN), riconosciuta come arbitro per l’uso corretto dei nomi scientifici di animali, non riconosce Pantherophis; né la Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione (CITES). L’Integrated Taxonomical Information System (ITIS), una partnership di organizzazioni che fornisce informazioni tassonomiche, elenca le Pantherophisspecies come “non valide”.
Qual è il suo aspetto tipico?
Secondo una famosa rivista sui rettili, i serpenti per topi possono variare notevolmente nell’aspetto. Possono avere macchie, strisce, una combinazione di entrambi o essere monocolore. Possono essere di colore nero, rosso, marrone, giallo, grigio o bianco e nero. Hanno scaglie a chiglia, corpi sottili e teste a forma di cuneo, secondo lo Smithsonian National Zoological Park. Alcune razze sono assolutamente innocue per gli uomini, ma purtroppo non tutte. La varietà che noi qui definiamo Biacco è tra le più comuni e buone con gli esseri umani. Anzi, spesso la gente uccide questi animali per paura, senza sapere che, in realtà, essi svolgono un ruolo essenziale per le nostre campagne.
Alcune specie di serpenti per topi raggiungono lunghezze di dieci piedi, sebbene una lunghezza compresa tra i quattro e i sei piedi sia più comune.
Habitat del serpente
I serpenti di ratto si trovano in ogni parte dell’Europa, quasi: sicuramente in Italia sono presenti in gran numero, nelle campagne e nei boschi, come anche in Francia e in Germania. I loro habitat variano a seconda della specie.
Il Biacco, com’è giusto presupporre, si trova lì dove può trovare in quantità smisurate e cacciare la sua preda preferita, che è appunto il ratto di campagna.

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