La cucina povera emerge in tutta la sua bellezza, in tutta la sua tradizione, nei suoi colori, giallo oro come le tinte luccicanti della terra, e del sole. Nella gastronomia siciliana le panelle rappresentano l’emblema del trionfo della semplicità: farina di ceci, acqua, e addirittura pane per accompagnarle. Ne esistono diverse varianti, perchè come al solito nell’Isola più bella del mondo da est a ovest emerge quel sano campanilismo culinario dove ogni territorio, da Palermo a Trapani, ha la propria variante. Dicevamo dell’ingrediente principe: sono i ceci. Una pastella leggera, la farina ottenuta dai legumi e poi olio bollente di qualità per friggere. La storia delle panelle siciliane arriva dal mondo arabo: come accade per tante preparazioni di scuola siciliana che nel corso della storia hanno subito l’influenza dei colonizzatori. Sono trascorsi mille anni da quando esperti gastronomi macinavano i semi dei ceci per ricavarne una farina. Ma se gli arabi hanno portato la coltivazione dei ceci, gli italiani e i siciliani hanno dato una impronta netta, precisa alla tradizione, creando una cucina che nella nostra Italia da Vivere è unica, ha pochi termini di paragone al mondo. Si tratta di una preparazione facile e veloce! Si mescolano tutti gli ingredienti in ciotola in pochi minuti. Il segreto per ottenere delle panelle dalla forma perfetta che non si sfaldano in cottura è stendere l’impasto, farlo riposare qualche minuto e infine intagliare con uno stampino o un coltello. Da questa base potete realizzare le classiche panelle di ceci fritte, le golosissime più amate ma anche delle panelle al forno, più leggere ma ugualmente gustose! Perfette calde e fumanti ma anche fredde. Aia come spuntino e merenda come tradizione palermitana comanda! da sole oppure in deliziosi Panini per hamburger! sia da servire come antipasto, aperitivo insieme a Crocchette di patate, Supplì al telefono, Arancini di riso, Panzerotti! provatele: anche i bambini le ameranno e sono perfette anche per vegani e celiaci!