Il passito di Falanghina DOP del Sannio ha un colore giallo oro con un importante residuo zuccherino mai stucchevole. I profumi ricordano la frutta essiccata ed il confetto, oltre a sensazioni di frutta tropicale matura. La Campania vanta una produzione incredibile di vini da dessert, anche di recente creazione con aziende che hanno costruito il proprio successo economico su questo settore in continua evoluzione, con vini da fine pasto sempre più richiesti dalla ristorazione nazionale della nostra Italia da Vivere. La Falanghina Passito è un vino dolce ottenuto dall’omonimo vitigno (minimo 90%). Per realizzare questo vino le uve Falanghina vengono fatte appassire per poi procedere alla diraspatura perché i raspi sono in grado di assorbire quantità sensibili di alcol e conferire cattivi sapori al vino. Le uve vengono poi pigiate delicatamente. Segue la fermentazione, che si blocca naturalmente al raggiungimento di una certa gradazione alcolica (compresa tra 14% e 16%). Infatti, pur essendo presenti nel mosto consistenti quantitativi di zuccheri residui, i lieviti non riescono più a trasformarli in alcol per l’elevata gradazione raggiunta. Non solo dessert, però, perché i passiti sono anche grandi vini da contemplazione per taglieri di salumi e formaggi d’autore. Il passito vino da antipasto? Non solo, anche da percorso di formaggi dopo l’ultimo dei secondi, prima dei dolci, in una degustazione. Naturalmente rimane un grande vino da dessert che gli chef campani adorano, ottimo con crostate di frutta a polpa bianca e sulla torta di mele annurca, mousse di torrone, pasticceria secca, formaggi molto stagionati e ricotta di pecora laticauda al miele di castagno per rimanere nel tema della Campania Gourmet.