Ci sono ancora i segni tangibili della colonizzazione romana nella bellissima isola di Ventotene. Del resto, è risaputo che oltre alle sue bellezze naturali e alla limpidezza delle sue acque, che la rendono il paradiso dei sub, oltre che ad un potenziale enogastronomico unico nel suo genere che accomuna “le fatiche” quotidiane dei pescatori, e con esse i doni del mare, alle perle della terra, l’isola è disseminata di resti dell’architettura romana che rappresentano una testimonianza meravigliosa e unica del passato e che naturalmente sono sempre anche fonte di attrazione per un turismo culturale di non poco conto. Tra i simboli di una romanità che fa ancora parte del dna di Ventotene, c’è il Porto Romano, i cui resti sono ampiamente visibili nel porto moderno e attuale. Si sono fusi a meraviglia l’antico e il moderno, hanno trovato l’uno nell’altro una forma di equilibrio che rende Ventotene unica nel suo genere. Laddove c’erano i resti antichi sono nati negozi e attività commerciali. Senza scalfire il passato. Laddove sorge il moderno, sono tangibili i segni della storia. Nel caso del Porto Romano stiamo parlando di un suggestivo bacino scavato nel tufo asportando circa 60mila metri cubi di roccia. E’ straordinario il modo in cui protegge le imbarcazioni durante il maltempo: quasi una sorta di custode dell’isola, di legame indissolubile con il passato. Passeggiare a piedi nella zona vi permetterà di scoprire in modo incredibile come passato e presente si intrecciano in modo meraviglioso. Il porto moderno e il porto romano sono infatti inglobati l’uno nell’altro. E poi sarà bello rendersi conto di come nel passato, senza rompere gli equilibri, si sia creata gioco forza la modernità, con i tanti negozi e uffici che sono nati nel tempo nelle grotte di tufo scavate nell’antichità dai romani. Allo stesso modo, in un meraviglioso dare e ricevere, nel porto moderno si notano le pareti di tufo con le grandi bitte che tenevano ancorate le navi mercantili romane in epoche meravigliose e indimenticabili.