L’Italia da Vivere è famosa nel mondo per i suoi pregiati vini: la Sicilia, con oltre 50 vitigni coltivati nel suo territorio, contribuisce in maniera significativa ad accrescere la popolarità del settore.
Una legge italiana del 1999 ha istituito le Strade del vino con lo scopo di far conoscere i territori a vocazione vinicola e valorizzarne le ricchezze e le potenzialità. Le strade del vino sono, pertanto, dei percorsi segnalati e pubblicizzati, lungo i quali si sviluppano vigneti e cantine di aziende agricole insieme a valori naturalistici, culturali e ambientali. In Sicilia ve ne sono ben 12 ed ognuna di esse è caratterizzata da un vitigno predominante.
Concentrando la nostra attenzione nella parte orientale, la prima strada del vino da percorrere è quella della Provincia di Messina. Ai vitigni Faro e Mamertino, si aggiunge anche quello Malvasia, coltivato nelle isole Eolie. Tutta la provincia offre vari itinerari alla scoperta delle bellezze peculiari di questo territorio, ma, l’esperienza può essere resa ancora più unica se si va in esplorazione nelle isole Eolie. In particolare, potete camminare sui vulcani di Stromboli e Vulcano, nella vegetazione di Salina e scoprire i villaggi di Lipari o i resti archeologici di Panarea, Filicudi e Alicudi.
Una crociera nelle isole può essere l’occasione per vivere il mare in prima persona ed esperienze multisensoriali uniche.
Continuando nella provincia di Catania, il percorso da intraprendere è la Strada del vino dell’Etna, che si snoda tra i paesi alle pendici del Vulcano. Tipici della zona sono il Nerello Mascalese, Insolia e Carricante.che danno vita a vini rossi e bianchi da abbinare a squisiti piatti di carne e di pesce.
Nella punta Sud dell’isola, nei territori del Ragusano e Siracusano, vengono coltivati l’uva moscato e nero d’Avola, tipiche della strada del vino del Val di Noto, e l’uva frappato lungo la strada del Cerasuolo di Vittoria. Tutta la Val di Noto offre una varietà di itinerari: in particolare, consigliamo di visitare il barocco di Noto, dichiarato Patrimonio UNESCO, i siti archeologici e le località turistiche, dove gustare le tipiche scacce o le impanate.
Nella zona agrigentina, segnaliamo la Strada delle Terre Sicani e, nella provincia di Enna, la Strada del vino dei Castelli Nisseni. In questo territorio troviamo diversi vitigni di uve bianche e rosse. Non mancano nel girgentino scenari mozzafiato come la Valle dei Templi, la Scala dei Turchi e la città di Selinunte, tanto per fare alcuni esempi. Dal punto di vista gastronomico, è qui che potete apprezzare la bontà dei cavatelli all’agrigentina o delle polpette di sarde accompagnati dal vino locale.
Nella parte occidentale, in direzione di Palermo, si susseguono la Strada del Vino sul Percorso della Targa Florio e la Strada del Vino Monreale doc.
La prima strada prende il nome dal percorso della competizione automobilistica che passa proprio per gli stessi paesi nei dintorni di Cefalù; è l’itinerario adatto per gli amanti della natura dal momento che attraversa il Bosco di Granza, quello della Favara e il Parco delle Madonie.
La seconda strada, invece, è dedicata agli appassionati di storia e tradizioni passando per la città normanna di Monreale con la sua famosa cattedrale e attraverso il comprensorio di Piana degli Albanesi con il suo patrimonio etnico e culturale. Un dato interessante è che tra i bianchi italiani di maggior valore troviamo proprio un vino di questa zona, ovvero il Feudo Disisa.