Procida l’isola del Golfo di Napoli romantica e poetica

Adesso la chiamano, e non hanno torto, la capitale della cultura. Non si tratta della nascita di un progetto artistico in se stesso, ma della capacità di offrire al cittadino il meglio delle proprie potenzialità, a livello di natura, turismo, cultura, storia, enogastronomia. Un’isola dalla bellezza incontaminata, selvaggia, lontano dal turismo di massa, che però ha saputo costruire nel tempo anche un modello di “servizi” che è strategia, è valorizzazione assoluta del patrimonio locale. Parliamo di Procida, cuore del Golfo di Napoli. L’intelligenza e la lungimiranza del genio italiano sono capaci di raggiungere i massimi livelli, sfruttando all’ennesima potenza il talento di cui determinati territori di casa nostra sono portatori. Perchè se il tuo mare è meraviglioso, se le tue spiagge sono uniche al mondo, il merito è di certo di Madre Natura, ma la tua mano, la tua sagacia, si vedono laddove sei capace di offrire servizi di qualità, strutture organizzate, laddove nessuno è capace di sciupare nel tempo “il bello e il buono”.
Non è un caso che quindi Procida sia stata nominata Patrimonio della Cultura per il 2022.
La piccola Procida, un pezzo dei Campi Flegrei nel Golfo di Napoli, posta tra Capo Miseno e Ischia e divisa dalla terraferma dal canale omonimo entra nella storia: per la prima volta un’isola è Capitale Italiana della Cultura. Merito del suo fascino senza tempo di borgo marinaro e delle sue architetture colorate. Mezz’ora da Napoli, vicinissima alla costa, eppure arrivando a Procida si ha la sensazione di tagliare i ponti con tutto e di entrare in una dimensione unica. La “Prochyta” degli antichi, partorita dall’eruzione di 4 vulcani, negli anni è rimasta sempre autentica e genuina, molto diversa dalle vicine Capri e Ischia, mondane ed affollate. Qui la vita e l’economia sono strettamente legate al mare da una storia che risale ai tempi dei Micenei.
Il contesto dei sostegni locali e regionali pubblici e privati è ben strutturato. La dimensione patrimoniale e paesaggistica del luogo è straordinaria. La dimensione laboratoriale che comprende aspetti sociali di diffusione tecnologica è importante per tutte le isole tirreniche, ma è rilevante per tutte le realtà delle piccole isole come Procida. Il progetto potrebbe determinare grazie alla combinazione di questi fattori un’autentica discontinuità nel territorio e rappresentare un modello per i processi sostenibili di sviluppo a base culturale delle realtà isolane e costiere del Paese. Il progetto è inoltre capace di trasmettere un messaggio poetico, una visione della cultura che dalla piccola realtà dell’isola si estende come un augurio di crescita per l’immagine di tutto il Paese.