Quando due eccellenze assolute del Made in Italy fanno squadra

Quando due eccellenze assolute del Made in Italy, quando due marchi di prima grandezza della nostra meravigliosa Italia da Vivere fanno squadra, il risultato non può che essere vincente sotto tutti i punti di vista. Da una parte Armani, simbolo da una vita della moda di casa nostra: stile, eleganza, immagine assoluta dell’Italia da Vivere nel mondo. Orgoglio della Madre Patria. Non esiste donna o uomo al mondo che non conosca il marchio Armani e non esiste persona che abbia indossato i suoi capi non andandone fiero. Dall’altra la casa automobilistica per eccellenza, la Rossa italiana più famosa nel Globo, la Ferrari, marchio che equivale a lusso, potenza, prestigio, eleganza, qualità assoluta. In che modo i capi firmati Armani e il Rosso fiammante della Casa di Maranello si uniscono vi chiederete voi? Ma naturalmente in un solo modo possibile. Ovvero agli eventi ufficiali, lontano dalle piste, da ora in poi i piloti della Ferrari indosseranno i capi firmati e anche gli accessori di Giorgio Armani, Maestro assoluto e Genio della Moda Italiana, interprete dello stile assoluto. Uno di quelli che “detta” la moda, la fa, la crea. Il colore scelto da Armani per gli abiti dei piloti Ferrari non è casuale: il blu Navy. Navy come spostamento, Navy come navigare, Navy come viaggio. Perchè Armani ne è convinto, per guardare avanti, i grandi brand della nostra Italia da Vivere devono unire le energie e “fare sistema”. Armani orgoglioso di abbracciare la Ferrari, la Casa di Maranello a sua volta fiera che i suoi piloti indossino l’eleganza nata dalle mani e dal genio di uno stilista di grandezza assoluta. Un’alleanza forte, solida, all’insegna della grande italianità, in pista e non solo. Due aziende che in fondo incarnano gli stessi concetti: stile e forza, italianità naturalmente. Armani ha creato un guardaroba per i piloti Ferrari unico al mondo: mirando alla loro gioventù, alla loro energia, al loro continuo spostarsi, essere in giro per il mondo, a rappresentare l’Italia da vivere.