E’ in assoluto il parrucchiere italiano più celebre al mondo.
Le donne più belle vogliono essere pettinate da lui e vogliono che le sue mani possa donare ai loro capelli un aspetto unico.
Le case di moda lo chiamano da tutto il Mondo.
Il suo estro, il suo genio, la sua arte, raccontano e incarnano la sua italianità purissima.
Nel suo salone, nel cuore della Roma bene, a via Condotti, ha accolto modelle di fama mondiale, attrici.
I suoi servizi sono richiesti dagli stilisti più famosi.
Lì, a due passi da Piazza di Spagna, nella strada del lusso capitolina, Sergio Valente ha cominciato a creare il suo sogno ben 48 anni fa. Un sogno di una Italia da Vivere di cui è un cavallo di razza, un purosangue, un emblema.
Dopo aver esordito nel 1966 con una copertina di Vogue Italia firmata da Helmut Newton, nel 1971 apre il suo salone che in poco tempo diventa luogo di richiamo per gran parte delle donne del jet set internazionale come Anita Ekberg, Charlize Theron, Sharon Stone, Helen Mirren ma anche icone della moda come Claudia Schiffer, Linda Evangelista, Cindy Crawford, prima di essere richiesto da stilisti del calibro di Valentino, Fendi, Versace, Ferrè, Capucci, Lancetti, Curiel, Mila Schon, Oscar de la Renta. Dai capelli alla moda e questa volta a Firenze, per incontrare Giulia Mori, che insieme alle sorelle ha creato una nuova linea di lingerie, utilizzando tessuti pregiati italiani, tutta realizzata a mano.
La sua carriera in questo mondo inizia molto presto, quando nel 1960 lesse sul giornale che cercavano un assistente per un parrucchiere. Era ancora uno studente di ragioneria, ma decise comunque di mettersi alla prova. Sergio si chiamava il suo primo datore di lavoro. Arrivò poi ad aprire nel 1971 ad aprire il mio primo salone in Via Condotti, che è stato un punto di riferimento per gli stilisti da Valentino a Versace, da Giorgio Armani a Fendi. Uno degli incontri più emozionanti della sua vita, come racconta lui stesso, fu con Giovanni Paolo II, mentre tra le attrici che hanno collaborato con lui c’è Virna Lisi, la quale è stata madrina di “L’arte nell’uovo di Pasqua”. Per il suo impegno, Sergio Valente nel 2011 è stato nominato Commendatore al Merito della Repubblica italiana.