Il tonno di coniglio sott’olio è una ricetta tipica piemontese. Generalmente viene servito come antipasto, ma si presta anche ad essere servito in occasione di secondi sfiziosi, magari accompagnato da un bel contorno di verdure grigliate o di patate arrosto. La preparazione è piuttosto lunga ma i passaggi in sé sono tutti davvero semplici. Il nome di questo piatto è sicuramente curioso. Viene chiamato così perchè la sua preparazione ricorda quella del più celebre tonno sott’olio (si fa cuocere il coniglio e poi lo si conserva in vetro, sott’olio).
Preparazione
Iniziate dalla preparazione del brodo che servirà poi per cuocere il coniglio: pulite e lavate il sedano, la carota e la cipolla, lavate sotto acqua corrente fredda e ponente in una pentola d’acqua con alloro e pepe. Portate a ebollizione e proseguite la cottura per 30 minuti dal bollore.
A questo punto, lavate il coniglio sotto acqua e inseritelo nel brodo. Fate cuocere per 60 minuti poi estraete e fate raffreddare la carne.
Quando sarà ben fredda, disossatela e spolpatela, cercando di mantenere i pezzi di carne grossolani.
Trasferite la polpa di coniglio in vasetti di vetro sterilizzati e coprite con l’olio. Se volete consumare subito il vostro coniglio, potete conservare i vasetti direttamente in frigorifero. Dopo un tempo di riposo di circa 2 ore potete gustarlo.
In alternativa, per una conservazione anche di 5-6 mesi, potete sterilizzare i vasetti riempiti di coniglio come una classica confettura dolce o conserva.
Per insaporire ulteriormente il coniglio potete aggiungere nei vasetti anche spicchietti di aglio o foglie di salvia. Per far fede alla tradizione piemontese dovreste scegliere il coniglio grigio di Carmagnola, ma in termini di gusto non troverete molte differenze da una razza all’altra.