Le bandiere tricolori sventolano sui balconi, le piazze si riempiono di tifosi festanti davanti ai maxi schermi, i clacson della auto colorano le nostre notti d’estate. In un attimo, in pochi giorni dall’inizio dell’Europeo di calcio, la nazionale azzurra di Roberto Mancini ha catalizzato l’attenzione di una intera nazione, oltre ad essersi meritatamente guadagnata gli elogi della stampa straniera e degli avversari. Chi lo avrebbe mai detto, chi avrebbe mai immaginato un cammino così carico di gioie per questi ragazzi, ma soprattutto ce lo meritiamo davvero noi gente comune, noi che abbiamo visto la nostra vita catapultata in un vortice di sofferenza e di incognite, adesso possiamo finalmente urlare la nostra gioia. Sì, noi italiani dopo i mesi di buio della pandemia, ora sorridiamo di nuovo: perchè noi siamo quelli che non si arrendono mai, noi siamo quelli che sono capaci di rialzarsi dopo l’ennesima caduta, noi siamo quelli che dietro quel pallone che rotola sull’erba, dietro quella maglia azzurra, nel tempo abbiamo costruito i nostri sogni. I papà tengono per mano i bambini, le donne fanno un tifo indiavolato, le coppie di fidanzati si abbracciano e piangono di gioia.

I giorni difficili sono alle spalle? Chissà! Magari l’autunno porterà la recrudescenza di nuove emergenze, ma noi siamo gli italiani d’Italia, quelli che non mollano mai! Lo aveva detto Roberto Mancini, che avrebbe riportato l’entusiasmo per la Nazionale nelle case degli italiani. C’è riuscito, come anche è riuscito creare un gruppo coeso, forte qualitativamente e caratterialmente, predicando un calcio semplice ma innovativo e sfruttando le potenzialità dei giovani senza esperienza internazionale. Il rinvio causa Covid-19, l’anno scorso, non ha buttato giù un ambiente carico e desideroso di rivincita, dopo il fallimento agli scorsi mondiali. Ed ora i tifosi azzurri si godono lo spettacolo: Un’Italia forte, non perfetta, ma squadra.