Esiste davvero un mondo incredibile da scoprire in Piemonte, quello più amato anche dai nostri turisti stranieri, quello esaltato dalle riviste enogastronomiche e turistiche inglesi e francesi, simbolo della nostra Italia da Vivere più bella. Parliamo delle Langhe, terra di tartufi rarissimi e pregiati, come il bianco d’Alba, ma anche di cantine piccole e straordinarie che producono vini biologici senza solfiti che solo al profumo vai in estasi. Un micromondo nel mondo, tutto da raccontare: perchè le Langhe, tra Cuneo e dintorni, non sono solo quelle che leggi sulle guide, qui vale la pena vivere un viaggio unico tra piccoli contadini che producono vini meravigliosi in numero limitatissimo, oppure conoscere i veri “trifolati”, sempre più rari, circa 2mila nella zona di Alba, quello veramente esperti, quelli che ti mettono nelle mani un gioiello che costa quanto un diamante e che viene esaltato nella cucina dei grandi chef con il tagliolino all’uovo, il risotto o la pasta ripiena. C’è un mondo tutto da vivere nei giovani imprenditori piemontesi che credono nel valore di una terra unica al mondo e che la valorizzano, nel nome dell’italianità, coltivando i terreni con spirito etico, salvaguardando il patrimonio, riducendo al minimo i concimi chimici e i pesticidi, regalandoci non solo vini che nessuna terra al mondo potrebbe eguagliare, ma anche prodotti orto frutticoli di prim’ordine. Le Langhe sono tutte qui, nel coraggio di chi ama l’Italia, di chi vuole renderla ancora più forte e bella da vivere e da vedere, con lo studio, con la ricerca. Gli scrittori nella storia hanno esaltato le Langhe, su tutti Cesare Pavese: i libri ci hanno consegnato una eredità culturale meravigliosa. Il tartufo bianco, ma anche quello nero della zona, non conoscono imitazioni. E chi lo ricerca e lo vende è mosso da spirito da etico, e questo i turisti lo apprezzano perché gli imprenditori italiani sanno bene che la prima regola è il rispetto del cliente. Ci sono fior di rivenditori affidabili e prodotti garantiti nella Bassa Piemontese. E le aree di provenienza doc del Tartufo d’Alba restano meta di turisti e appassionati mossi dal desiderio di provarlo nei piatti classici delle osterie tipiche o dei nuovi locali.