La Torre di Montesarchio (BN) è una struttura militare di origine medievale, oggi adibita a sede del Museo Archeologico Nazionale del Sannio Caudino insieme al Castello. All’interno dell’antica Torre è esposto “il ratto di Europa”, celebre cratere di Assteas. La struttura è visitabile grazie all’impegno di un’associazione di volontari, detta “Sentinelle della Torre”, che opera in accordo con il Comune e la Soprintendenza.
L’edificio è costituito principalmente da due corpi cilindrici. Il nucleo centrale, più alto e stretto, fu edificato dai Longobardi nel VII secolo, per essere usato come torre d’avvistamento. All’interno della sala oggi adibita a sede del cratere di Assteas, corrispondente alla parte superiore del cilindro centrale, è possibile notare una serie di anelli di mattoni, tracce dei piani originali della Torre. In corrispondenza di ogni piano vi è almeno un’apertura.
Tra la fine del XV e gli inizi del XVI secolo, Francesco di Giorgio Martini, artista senese, fece ampliare la Torre su ordine del Re, per renderla più adatta al tipo di guerra che si stava sviluppando, sempre più caratterizzato dall’uso delle armi da fuoco e dell’artiglieria.
Ulteriori modifiche sono state fatte in epoca ottocentesca, quando la Torre fu adibita a carcere politico. In una delle celle, oggi visitabile, fu rinchiuso Carlo Poerio, oppositore del Re Borbone.
Sull’altura che ospita la torre è ubicato anche il castello di Montesarchio.
Edificato per fini militari e di ordine pubblico (nelle sue segrete furono imprigionati numerosi dissidenti politici), oggi il castello è visitabile e ospita il museo archeologico nazionale del Sannio Caudino. L’evidenza storica dell’utilizzo della struttura come carcere deriva dal rinvenimento di aree adibite a cortili per i reclusi ed esplicite iscrizioni, sui muri, ad opera dei patrioti rinchiusi nelle celle.
Il castello, del quale sono tuttora evidenti gli incassi del ponte levatoio e il fossato di protezione, ha subito numerose modifiche nel corso dei secoli, dall’VIII in poi, periodo nel quale si fa risalire la prima edificazione.