Lo scrittore e giornalista siciliano Pietrangelo Buttafuoco è un intellettuale della nostra Italia da Vivere che merita di essere raccontato. Nelle sue recenti conferenze in giro per il mondo, dal titolo, “L’Universale siciliano”, Buttafuoco sostiene che c’è un preciso luogo dove il mondo intero si dà appuntamento nei secoli ed è appunto la Sicilia, dove non solo il Mediterraneo bensì le diverse forme di civiltà – dall’antichità fino all’epoca attuale – hanno avuto una versione siciliana.
La letteratura del Novecento – con Pirandello, De Roberto, Verga e Tomasi di Lampedusa – rinuncia a qualunque forma di regionalismo per coincidere con quella universale. Nel passato, con Ibn Hamdis, nel fulgore dell’anno 1000, si scrive il più affascinante capitolo di letteratura italiana in lingua araba e così nella sua storia, la Sicilia, svela il mistero di un’idea universale attraverso la biografia dell’imperatore Federico II: un tedesco che per farsi saraceno si trasferisce in Sicilia.
Un seme che Wolfgang Goethe farà proprio quando nel suo Viaggio in Italia – nella sosta a Palermo – troverà il senso profondo di tutto il mistero di Sicilia: quell’Islam europeo temperato dal calore mediterraneo.