Il sogno dell’uomo capace di volare ha accompagnato i percorsi più significativi della nostra storia. L’emozione di solcare i cieli, il desiderio di confrontarsi con sempre nuove sfide, la voglia di superare se stessi. Le mongolfiere hanno caratterizzato epoche indimenticabili e oggi gli artigiani che realizzano quei palloni dai mille colori capaci di entrare a contatto con le nuvole sono rimasti davvero in pochi. Ma le loro gesta, proprio per questo meritano di essere raccontate. A Ventotene turisti e residenti rimangono affascinati ogni anno dalle Mongolfiere di San Candida, che rappresentano sicuramente no degli aspetti più caratteristici, artistici e folcloristici della festa patronale della meravigliosa isola. Dietro la loro realizzazione si nasconde la mano di sapienti artigiani che sono capaci di dare vita ogni anno a colori e disegni diversi che diventano veri e propri capolavori viaggianti nel cielo. La tradizione delle mongolfiere “o pallò” è un’antica arte che si tramanda da generazioni nell’isola di Ventotene, di origine napoletana importata intorno alla metà del 1800. Ogni anno in occasione della festa patronale i giovani dell’isola di cimentano in una serie di lanci di mongolfiere realizzate con carta velina e decorate a mano che si differenziano per forma e colori diventando dei veri e propri capolavori anche se dal destino segnato. Dopo il lancio, infatti, le mongolfiere alimentate dallo “stuppolo” stracci e carte imbevuti di nafta si spengono e cadono in mare aperto lasciando spesso a bocca aperta le centinaia di spettatori accorsi per l’evento.