Villa Paolina a Viareggio rappresenta uno degli edifici storici più belli della nostra Italia da Vivere. Deve il suo nome a Paolina Bonaparte, sorella di Napoleone, che aveva scelto questa prestigiosa dimora negli ultimi anni della sua vita. La data di costruzione è il 1822 e, all’epoca, era posizionata in riva al mare (tanto che aveva una porzione di spiaggia privata). Deve il suo nome a Paolina Bonaparte, sorella di Napoleone, che la scelse come sua dimora negli ultimi anni di vita. Oggi è sede del Museo Blanc di Viareggio e del Museo degli strumenti musicali “Giovanni Ciuffreda”, insieme al GAMC i principali musei cittadini. Oltre a questo è protagonista di matrimoni con rito civile e di numerose mostre ed eventi culturali. Come abbiamo anticipato la villa è stata residenza di Paolina Bonaparte. La leggenda narra che sia stata costruita nel punto esatto in cui il mare ha restituito il corpo senza vita di Percy Bysshe Shelley. Il poeta inglese si era trasferito in Italia con la famiglia e aveva trovato la morte in mare sulla goletta “Ariel” di ritorno alla Villa Magni di San Terenzo (Lerici), sua ultima residenza. Paolina Bonaparte, appassionata delle opere di Shelley, scelse proprio questo luogo per costruire la sua abitazione. La Villa Paolina è conosciuta anche con il nome di “Rifugio di Venere“. Questo perché la stessa Paolina avrebbe scelto questo luogo di residenza per rimanere vicino al musicista Giovanni Pacini, l’uomo che amava. Paolina, infatti, era di fatto separata dal marito Camillo Filippo Ludovico Borghese. Villa Paolina fu luogo di incontro di artisti e musicisti. In realtà la vita di Paolina non era certo facile in quel periodo. La morte del fratello l’aveva fortemente provata e, inoltre, versava in difficoltà economiche. I lavori di costruzione della villa iniziarono nel 1822 e si conclusero a metà del 1823. Paolina la abitò fino al 1825 quando si spostò a Firenze a causa delle sue condizioni di salute.