Il vino è la poesia della terra, come diceva il grande Mario Soldati. Per noi non ci sono parole migliori per spiegare il rapporto speciale che ci lega al nostro territorio e al frutto delle nostre vigne. Lo scenario dell’Azienda Agricola Radino è quello del Monte Vulture, maestoso vulcano ormai inattivo che domina l’altopiano con i suoi 1300 metri di altezza. Nel tempo la sua lava ha penetrato il suolo già ricco di argilla, calcio, azoto e tufo, arricchendo un terroir già straordinariamente raro nel panorama vitivinicolo mediterraneo. La matrice vulcanica del terreno, la magnifica esposizione solare ed il clima continentale con le forti escursioni termiche, sono solo alcuni degli elementi tipici di questo particolare terroir, insieme alle tradizioni e alle buone pratiche seguite dagli artigiani della viticoltura nella coltivazione della terra. Ed è da questo ecosistema così tipico e inimitabile che nascono i vini Radino, rotondi e avvolgenti, con quel timbro minerale e sapido che li rende davvero unici.
Tre ettari di vigna buona su una terra fertile, assommata di lapilli e ceneri di vulcano e poi lungamente frantumata, lavorata, amata. Sotto è ancora solido tufo per ristorare le radici durante la stagione secca, tanto che le viti non soffrono anche nelle estati più calde.
La vista è incantevole e l’orizzonte, sovrastato da un enorme pino, vastissimo. Di fronte la collina delle Serre, e poi tutt’intorno ginestre, ulivi e solide querce a far da contorno ad un ambiente unico e raro. In autunno grappoli si presentano spargoli e ben nutriti, con bucce solide e ricche di umori.
La bassa produzione, che dopo il diradamento a fine estate non supera i 30/40 quintali per ettaro, che ulteriormente si assottiglia con la scelta dei grappoli alla vendemmia, permette a questa terra straordinaria di generare vini profumati, persistenti, caldi, dove il timbro del migliore Aglianico si esprime al massimo grado.