La vita di una zagara, il bellissimo fiore bianco delle arance, è brevissima. Quando i petali raggiungono la massima grandezza, è in quel momento che spunta il primo accenno dei frutti, e come una storia romantica meravigliosa, che rende unici ma effimeri i doni della natura, il fiore dell’arancio comincia a cadere, per lasciare spazio ad una nuova vita, appunto il frutto. Con il termine zagara più in senso generico, si indicano tutti i fiori degli agrumi, bianchi, profumatissimi, che rappresentano un patrimonio naturale straordinario delle nostre Regioni.
La meravigliosa campagna siciliana offre spettacoli straordinari, tra fiori di zagara e alberi di agrumi rigogliosi. Le zagare, fiori candidi, con il loro profumo e la loro delicatezza sono diventati un inconfondibile simbolo della Sicilia. Il loro nome deriva dai termini arabi zahara, cioè “splendere, sfavillare di bianco”, e zahr, cioè “fiore”. In particolare, per zagara si intende il fiore dell’arancio e del limone, oltre che del bergamotto. Nel linguaggio dei fiori, il significato della zagara è molto profondo. Rappresenta la fedeltà nell’amore ed è, per eccellenza, il fiore dedicato alle nozze, come rappresentazione della verginità. E c’è molto altro da scoprire, tra leggende e caratteristiche.
Il Fiore di Arancio è molto utilizzato nella preparazione di profumi o acqua di colonia. Di uso comune anche nella composizione di bouquet di nozze, da cui deriva la famosa espressione “Fiori d’arancio” in riferimento al matrimonio.
USO IN CUCINA: possono essere aggiunti all’acqua per le cotture a vapore per conferire un aroma particolare oppure si possono polverizzare ed aggiungere ad imposti morbidi di una torta o ad una frolla per biscotti. I fiori di arancio sono utilizzati per conferire un aroma particolare in alcune birre, ed in infusione alcolica per la creazione dell’omonimo liquore.